lunedì 19 dicembre 2022

Estensione del dominio della lotta

Estensione del dominio della lotta - Michel Houellebecq

Il mio primo contatto con Houellebecq. La caduta di un uomo nell'apatia, la sua inutile lotta contro la noia, il non senso della vita, la depressione. La resa di fronte all'inutilità del tutto. 
Houellebecq ricorda un po' gli esistenzialisti, e un po' scrittori come De Lillo, Wallace, con quella prosa che vira improvvisamente dallo schietto e tagliente gergo dei giorni nostri alla ricercatezza letteraria di altri passaggi.
Leggerò altri suoi libri.

"Sotto i nostri, occhi il mondo si uniforma; i sistemi di telecomunicazione progrediscono; l'interno dei nostri appartamenti si arricchisce di nuovi congegni. Le relazioni umane divengono progressivamente impossibili, fatto che in proporzione riduce la quantità di aneddoti di cui si compone una vita. E a poco a poco appare il volto della morte, in tutto il suo splendore. Il terzo millennio si annuncia proprio bene."

"Ho vissuto talmente poco che ho la tendenza a immaginare che non morirò; si direbbe inverosimile che una vita umana si riduca a così poca cosa; si immagina, magari controvoglia, che prima o poi qualcosa dovrà pur succedere. Grosso errore. Una vita può benissimo essere al contempo vacua e breve. I giorni scorrono miseramente, senza lasciare traccia né ricordo; e poi, di colpo, si arrestano."


venerdì 9 dicembre 2022

America (o il disperso)

Franz Kafka - America

Il primo e incompiuto romanzo di Kafka, pubblicato postumo e ribattezzato "Amerika", si intitolava in realtà "Il disperso". E in effetti "disperso" da più l'idea della condizione nella quale si viene a trovare il protagonista Karl. Il nome del protagonista inizia con la K, non è un caso; sarà così per tutti i protagonisti dei romanzi di Kafka, quasi a sottolineare che questi personaggi altro non sono se non una delle tante incarnazioni dello scrittore. Karl è sopraffatto dalla vita e dagli eventi, in un continuo su e giù di emozioni e scossoni. Prima cacciato dall'Europa per una colpa alquanto blanda, poi accolto e salvato dallo zio americano, poi nuovamente abbandonato a se stesso, maltrattato e sfruttato da una coppia di mascalzoni. L'odissea di Karl sembra non avere un approdo, e non l'avrà, perché il romanzo non è finito e la storia di Karl resta sospesa nelle probabilità. L'ultimo capitolo, parziale, che ci è dato di leggere si intitola "Il teatro naturale di Oklaoma". E qui resto spiazzato, perché quest'ultima parte data in pasto a noi lettori lascia aperte molte possibilità sulla piega che avrebbe preso la storia. E' il capitolo più strano del libro, onirico direi, nel quale improvvisamente la storia volge al meglio, i peccati sembrano perdonati, nuove possibilità si aprono e inizia un nuovo viaggio con la promessa di un lavoro per tutti. Karl arriverà a un centro di reclutamento per il teatro, in un luogo che non sembra un teatro; un luogo dove tutti vengono sfamati e dove a tutti viene promesso un lavoro, qualsiasi siano le capacità di ognuno e senza tener conto della condotta di vita precedente. Si tratta di un luogo reale? O siamo in un sogno, in un mondo idealizzato dal protagonista? E' una svolta voluta o dietro si nasconde qualcosa? Si ha sempre l'impressione che ci sia del "non detto" e che qualcosa si celi dietro le tante buone speranze.

domenica 20 novembre 2022

Oltre le mappe

Oltre le mappe - Alastair Bonnet

Un saggio veramente godibile, alla scoperta di luoghi insoliti: sotterranei, isole fantasma, utopie urbane, comunità sconosciute, più in generale luoghi non mappati. Un libro di capitoletti veloci, che si può leggere anche in pillole e che regala una speranza: non tutto è già stato fotografato, mappato, codificato, capito, accettato. Ci sono luoghi che sono ancora fuori dalle mappe, geografiche o mentali che siano. La speranza è proprio questa, che ci sia ancora qualcosa da scoprire, da esplorare, fuori e dentro di noi.

mercoledì 26 ottobre 2022

Yossl Rakover

Yossl Rakover si rivolge a Dio - Zvi Kolitz

Uno dei libri più corti che ho mai letto e uno dei più intensi. La breve storia narra di un uomo, un ebreo, che scrive una lettera nelle ultime ore della sua vita, rintanato in un edificio distrutto dai cannoni tedeschi nel ghetto di Varsavia. Per mesi è fuggito per le campagne, senza cibo, muovendosi di notte, nascosto di giorno, sotto i colpi dell'esercito nemico. Ha visto morire la moglie e uno a uno i suoi bambini, tra atroci sofferenze. Di questo periodo dice: "...la vita è una disgrazia, la morte una liberazione, l'uomo è un flagello, la bestia un ideale, il giorno è terrore, la notte sollievo." Quasi morto per inedia, attende il colpo finale, lottando fino alla fine. Si rivolge al suo dio e, sorprendentemente, non è in collera con lui per tutto ciò che ha dovuto subire e il massacro della sua famiglia. Non lo odia, lo sfida e lo rimprovera, la sua fede è incondizionata e rafforzata dai suoi patimenti. La normale reazione dell'uomo a una tale mattanza di innocenti è l'ateismo, e invece la fede dell'uomo nel suo dio diventa ancora più grande, è spiazzante, soprattutto per chi non non ha fede in alcun dio. Un saggio camuffato da racconto. Da leggere.


lunedì 24 ottobre 2022

La fabbrica degli orrori

La fabbrica degli orrori - Iain M. Banks

Il primo successo di Banks è un imprescindibile classico della letteratura horror. Crudeltà, follia e sadismo allo stato puro, in un'ambientazione da favola Dark. Un po' per stomaci forti, ma si viene presi dalle vicende di Frank, e il nostro istinto voyeuristico ci tiene incollati al romanzo. Il finale è una sorpresa e difficilmente intuibile.

"Le donne mettono al mondo, gli uomini uccidono."

giovedì 6 ottobre 2022

Divagazioni

Divagazioni - Emil Cioran

La malinconia di Cioran è contagiosa. La vita non ha senso. Un libretto di frasi e aforismi che si può "assumere" a piccole dosi quotidiane, come una pillola. Una pillola che ci aiuta a percepire l'inutilità e il non-senso della nostra esistenza.

"Non v'è in noi l'istinto di morire. Solo così si spiega perché tra la vita e la morte, in fondo ugualmente insopportabili, la prima è privilegiata mentre la seconda è screditata. La vita è un'intollerabilità che abbiamo ereditato, che conosciamo tramite il sangue; la morte, invece, la impariamo, senza arrivare mai a conoscerla, e per di più: senza essere interessati a conoscerla."

"La morte quotidiana delle notti è l'unico rimedio trovato dalla natura per guarire dalla vita."

"Certamente la vita non ha alcun senso; ma è ancora più certo che noi viviamo come se ne avesse uno."

"Ogni punto nello spazio è un crocevia di strade che portano tutte alla morte, così come ogni punto nel tempo è la misura della distanza che ci separa da essa. Qualunque strada si voglia prendere, è lo stesso. I passi, comunque orientati, hanno sempre la stessa direzione."

"A volte mi sembra di essere il più grande eroe mai esistito, per aver preso la decisione assurda, che supera la follia e qualsiasi avventura mai vissuta da un essere: la decisione di vivere sulla terra."

"Tutti gli istinti ci difendono dalla morte; ma nulla ci difende dalla vita. Tra i due mali, la nostra posizione appare insolubile."

"L'assenza di sofferenza della morte è una prospettiva che ci terrorizza; ma la realtà dolorosa della vita è il terrore stesso. Concepire un mondo estraneo all'una e all'altra? Da quando pensa e soffre, l'uomo non ha fatto altro. Vi ha aggiunto solo il suo ruolo - e il proprio fallimento."

"La differenza tra essere e non essere è quella tra la nausea e la sua assenza."

"Vi è una tristezza dell'impotenza e una della conoscenza. In entrambe, la creatura sconta i propri limiti."

"Il problema non è tanto come si possa morire per qualcosa, ma come si possa vivere per niente."

giovedì 22 settembre 2022

Io sono l'abisso

Io sono l'abisso - Donato Carrisi

Donato Carrisi è cintura nera di thriller. Il libro è bello, coinvolgente, con le sorprese a cui Carrisi ci ha abituato. Si ha la sensazione che persone inquietanti si nascondano fra noi, che la maschera che la gente porta durante il giorno possa nascondere cose che non vogliamo sapere e vedere. Forse perché sono nascoste anche dentro di noi.

"Quelli che si separano sono comunque costretti a condividere gli stessi ricordi, lo fanno solo in due posti diversi."

"Le persone tristi sono attratte dai dettagli."

"Chi sei tu?".  "Io sono l'abisso."


lunedì 12 settembre 2022

OHIO

Ohio - Stephen Markley

Primo romanzo di questo scrittore. Dico subito che mi è piaciuto. Stephen Markley mi è parso un grande narratore contemporaneo, moderno, attuale, radicale, giovane. Il libro è un salto nell'America rurale contemporanea: ragazzi di provincia che frequentano il liceo in cerca di riscatto, poi di nuovo loro, qualche anno dopo, a risvegliare vecchi fantasmi e vecchi ricordi, rancori, rapporti irrisolti. Nessuno si salva. Si passa dai drammi dell'adolescenza alle delusioni e disillusioni dell'età adulta, senza un reale controllo su cosa ti capita. Markley va a ruota libera e parla di politica, sesso, droga, omosessualità, guerra, amore, violenza ed esperienze vissute "a tavoletta". Parla della gioventù e di quell'età che ti fa prendere tutto quello che viene senza riflettere, di quegli impulsi che ti spingono a ingurgitare la vita. Qualcuno ne esce segnato per sempre, qualcuno non ne esce. Il passato non si cancella, resta dentro di te. Anzi no, è te. E se pensi di poter decidere della tua vita ti sbagli, è un'illusione.

"Rimasero in silenzio per un po' contemplando il campo polveroso. [...] Sentì la stranezza di essere vivo e parte del tempo, la specificità della morte e il battito benedetto che ti accende nel polso."

"Difficile dire dove finisca questa storia o come sia cominciata, perché una delle cose che alla fine imparerete è che il concetto di linearità non esiste. Esiste solo questo sogno collettivo scatenato, incasinato, incendiario in cui nasciamo, viaggiamo e moriamo tutti."

"Lo spicchio di luna scintillava e si rifletteva sull’acqua, donando uno splendore incandescente alle foglie in cima agli alberi, come se avessero impastato un colore con tutte le migliaia di lucciole vaganti e lo avessero steso su ogni minuscola tela. Il profilo del bosco, umido e netto contro la pozza nero-blu della notte. Le stelle e la luna a bagno nell’infinito. A Dan venne in mente che se avesse potuto spingere lo sguardo abbastanza lontano sarebbe riuscito a vedere dove finiva tutto e l’universo tornava un po’ alla volta nell’occhio di Dio."

"Cos’è la storia, se non una scelta della memoria. E cos’è la memoria, se non una resa infedele di sesso, morte, giustizia, assassinio, preghiera, avidità, speranza e amore. La memoria è duttile come l’anima."


martedì 2 agosto 2022

Al di là del bene e del male

Al di là del bene e del male - Friedrich Nietzsche

Impegnativo, veramente arduo da portare a termine. C'è da soffrire se vogliamo cercare di capire cosa Nietzsche vuole riassumere in questo saggio. Qualche ricerca e il supporto di un apparato critico è necessario. Letto così, nudo e crudo, senza aiutarsi con qualche commento e analisi, risulta di difficile digestione. Un sunto del pensiero di Nietzsche e un'aspra critica ai "filosofi del vero" e al cristianesimo. Non mi sento di consigliarlo se non a chi ama questi testi e ha già qualche base di filosofia classica e contemporanea. Leggere i grandi filosofi è però sempre uno sforzo che vale la pena, sempre.

"Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera: e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale interpretazione di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà."

"«Io ho fatto questo» dice la mia memoria. «Io non posso aver fatto questo» – dice il mio orgoglio e resta irremovibile. Alla fine – è la memoria ad arrendersi."

"Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te."

"Quel che si fa per amore, è sempre al di là del bene e del male."

"Infine si ama il proprio desiderio, e non quel che si è desiderato."


La balena alla fine del mondo

La balena alla fine del mondo - John Ironmonger

La storia di un uomo che fa i conti con un'apocalisse moderna. Un romanzo tutto sommato leggero, ma che fa vibrare qualche corda giusta. Lo stile di vita occidentale si regge in sottile equilibrio sull'economia del consumo. Tutto gira intorno ai soldi purtroppo e tutto può cadere per una banalità, per un evento naturale. Si possono prevedere le catastrofi? Sono davvero catastrofici gli eventi che consideriamo tali? Stiamo andando nella direzione giusta?

"Gran parte della nostra esistenza è come guidare il autostrada. Non abbiamo altra scelta se non proseguire. L'unica forma di controllo possibile è la velocità del viaggio. Ma ogni tanto compare un'uscita. Abbiamo solo un istante per decidere."

"Di cosa muoiono le persone?"

"Crediamo che la nostra società sia resiliente. Pensiamo possa sopportare tutto ciò che la vita le butta addosso, ma ci sbagliamo. Complessità. E' la nostra debolezza."

"A volte la vita lo fa. A volte traccia una linea. Oltre questa linea, direbbe la vita, niente sarà più lo stesso. Domani il sole sorgerà, ma sorgerà su un mondo diverso."

mercoledì 22 giugno 2022

Il corriere colombiano

Il corriere colombiano - Massimo Carlotto


Altro capitolo della serie di romanzi che Carlotto ha dedicato a Marco Buratti, alias "l'alligatore". Ex cantante blues, conduce ora una vita losca, aiutando qualche avvocato a togliere dai guai clienti facoltosi, utilizzando le sue conoscenze negli ambienti malavitosi del Veneto (conoscenze acquisite in carcere, dove l'alligatore ha scontato una pena da innocente). Una vita da "deluso dalla vita", fatta di club, ricordi, alcool, sigarette e notti insonni. Compagni di sventura il malavitoso Rossini e Max la Memoria, amico ed ex attivista, con molte conoscenze nel mondo torbido della politica e della giustizia. In questo capitolo si parla di droga e spaccio, ma i veri protagonisti sono sempre gli insabbiamenti, la corruzione e le ingiustizie. Sempre molto spassoso da leggere. 

Viva l'alligatore!

domenica 5 giugno 2022

Quattro stagioni per vivere

Quattro stagioni per vivere - Mauro Corona

La storia di un uomo che, braccato da due sanguinari fratelli in cerca di vendetta, trascorre quattro stagioni all'addiaccio, sui monti, con la sola compagnia del fedele cane. La crudeltà dell'inverno, i pericoli della montagna, la solitudine e la paura, lo cambieranno, rendendolo consapevole della magia di ciò che lo circonda. Odio, fuga, paura, vendetta, amore, solitudine, nuovi amici, vecchi nemici...Mauro è sempre schietto come il vino, ruvido come corteccia e ha la saggezza dell'esperienza. Tutti i suoi romanzi vengono dal vissuto, tutto racconta l'uomo e la natura. E tutto è così distante dal nostro modo di vivere, fatto per lo più di "intrattenimento" a ogni livello. Si respira vita vera, sanguigna, spietata nei libri di Corona. Bravo Maurino, hai la saggezza di chi ha vissuto e letto molto.

"Per vivere appieno occorre sentire la morte addosso."

"Nessuno esce indenne dalla vita."

martedì 24 maggio 2022

La gaia scienza

La gaia scienza - Friedrich Nietzsche

Un testo impegnativo, ma se uno decide di accostarsi ai grandi pensatori, se lo aspetta. Una lettura che concede poca distrazione, ma che, data la forma, può essere fatta anche a piccole dosi. L'errore che fanno in molti è di evitare i testi filosofici perché hanno l'impressione che siano incomprensibili o troppo dispendiosi in termini di tempo e impegno. Ma gli stimoli e le domande che ci regalano questi testi sono fondamentali. In fondo è questo che cerchiamo in tutti i libri che leggiamo e in tutte le esperienze che facciamo. Cerchiamo una risposta alle domande universali, al senso del vivere, al significato di quella che è la nostra esperienza del mondo. Cerchiamo un senso alla "realtà" e alla nostra esistenza. E allora facciamolo uno sforzo in più, ne vale la pena. I filosofi, ancora di più quelli del novecento, più vicini a noi e al nostro modo di vivere e più consci delle scoperte e dei traguardi della scienza, ci aiutano nel nostro tentativo di capire, o almeno ci suggeriscono quali sono le domande. Le risposte spesso mancano, sono ipotesi, possibilità. Risposte certe nessuno le avrà mai, moriremo con le domande che ci frullano in testa, ma questa è la nostra immutabile condanna.

"Mettete alla prova la vita degli uomini e dei popoli migliori e più fecondi, e domandatevi se un albero, che deve crescere superbo in altezza, possa fare a meno del maltempo e della bufera: se inclemenza e contrarietà dall’esterno, se una qualche forma di odio, di gelosia, di caparbietà, di diffidenza, di durezza, di avidità e di violenza non appartenga alle condizioni più favorevoli, senza le quali è a malapena passibile, sia pure nella virtù, un grande sviluppo. Il veleno, che fa perire la natura più fragile, rinvigorisce il vigoroso – per costui non ha neppure il nome di veleno."

"Ciò che sappiamo di noi stessi e conserviamo nella memoria non è così decisivo per la felicità della nostra vita come si pensa. Un bel giorno ci piomba addosso quello che gli altri sanno di noi (o credono di sapere) – e allora riconosciamo che è questa la cosa più potente. È più facile farla in barba alla propria cattiva coscienza che alla propria brutta reputazione."

"Dopo che Buddha fu morto, si continuò per secoli ad additare la sua ombra in una caverna – un’immensa orribile ombra. Dio è morto: ma stando alla natura degli uomini, ci saranno forse ancora per millenni caverne nelle quali si additerà la sua ombra. – E noi – noi dobbiamo vincere anche la sua ombra!"

"L’ordine astrale in cui viviamo è un’eccezione; quest’ordine e la considerevole durata, di cui è la condizione, hanno reso a loro volta possibile l’eccezione delle eccezioni: la formazione dell’organico. Il carattere complessivo del mondo è invece caos per tutta l’eternità, non nel senso di un difetto di necessità, ma di un difetto di ordine, articolazione, forma, bellezza, sapienza e di tutto quanto sia espressione delle nostre estetiche nature umane."

"L’universo non è perfetto, né bello, né nobile e non vuol diventare nulla di tutto questo, non mira assolutamente ad imitare l’uomo! Non è assolutamente toccato da nessuno dei nostri giudizi estetici e morali! Non ha neppure un istinto d’autoconservazione e tanto meno istinti in generale: non conosce neppure leggi. Guardiamoci dal dire che esistono leggi nella natura. Non vi sono che necessità: e allora non c’è nessuno che comanda, nessuno che presta obbedienza, nessuno che trasgredisce. Se sapete che non esistono scopi, sapete anche che non esiste il caso: perché soltanto accanto ad un mondo di scopi la parola «caso» ha un senso. Guardiamoci dal dire che morte sarebbe quel che si contrappone alla vita. Il vivente è soltanto una varietà dell’inanimato e una varietà alquanto rara."

"Siamo costantemente soltanto in nostra compagnia."

"Temo che gli animali vedano nell'uomo un loro pari che abbia perduto in modo estremamente pericoloso il sano intelletto animale, è infatti un animale folle, un animale che ride, un animale che piange, un animale infelice."



martedì 26 aprile 2022

La biblioteca dei morti

La bibioteca dei morti - Glenn Cooper

Nei sotterranei di un antico monastero esiste una biblioteca con centinaia di migliaia di volumi scritti a mano. Quei volumi contengono qualcosa di incredibile, che non dirò per non spoilerare il libro. La biblioteca è fonte di enorme potere ed è il più grande mistero che l'uomo si sia mai trovato ad affrontare, perché mette in discussione quel poco che ci da la forza di vivere: la consapevolezza di possedere il libero arbitrio. Sono davvero il caos e il destino a governare le leggi del mondo?Nel presente invece, c'è un misterioso serial killer che tiene in scacco due agenti dell'FBI. Molte persone muoiono dopo aver ricevuto una cartolina ma questa sembra essere l'unica cosa che lega i delitti. E' un thriller bello e intricato, con diverse ambientazioni su più piani temporali. Bello perché mette insieme thiller poliziesco, fantapolitica e storia antica. Veramente avvincente, credo ci si potrebbe trarre una bella sceneggiatura. So che esistono dei seguiti, prima o poi li leggerò. Questo è senz'altro consigliatissimo.

giovedì 31 marzo 2022

Tutti i nomi

Tutti i nomi - José Saramago

Il protagonista di questo romanzo si chiama José, come lo scrittore, ed è l'unico che ha un nome in questo libro. José lavora in un immenso archivio anagrafico e raccoglie (colleziona) documenti sui personaggi più famosi della zona (non è dato sapere dove si trova questa zona). Stila una classifica dei personaggi più famosi e influenti, c'è chi sale e chi scende, chi è sommerso e chi è salvato... "La collezione del Sig. José assomiglia molto alla vita" dice lo stesso Saramago. Un giorno però José decide di indagare non su un personaggio famoso, ma su una sconosciuta. Una sorta di amore lo costringerà a ricostruire la vita di questa donna mai vista. E' un libro bellissimo e la scrittura di Saramago, come sempre, è ricercata e stupenda, con quel suo modo di raccontare fluido, con dialoghi non virgolettati, con estrema cura. Saramago è uno che sa scrivere. Il tema di fondo del libro è l'enorme archivio anagrafico situato in un antico palazzo che, come un labirinto, contiene i dati di tutti i vivi e i morti, contiene tutti i nomi, i nomi di chi è vissuto, di chi è vivo e di chi è morto. Il conservatore, capo dell'archivio (la conservatoria) ricorda un dio-burattinaio che muove le fila dell'esistenza. La divisione tra vivi e morti verrà messa in discussione, generando un ibridazione delle due condizioni; "...riuniamo in un solo archivio, che d’ora in poi chiameremo semplicemente storico, i morti e i vivi, rendendoli inseparabili in questo luogo (la conservatoria), giacché là fuori la legge, il costume e la paura non lo consentono."

"Al contrario di quanto in genere si crede, senso e significato non sono mai stati la stessa cosa, il significato si percepisce subito, è diretto, letterale, esplicito, chiuso in se stesso, univoco per così dire, mentre il senso non è capace di starsene tranquillo, brulica di significati secondi, terzi e quarti, di direzioni raggianti che si vanno dividendo e suddividendo in rami e ramoscelli, fino a che si perdono di vista, il senso di ogni parola assomiglia a una stella quando si mette a proiettare le maree vive nello spazio, venti cosmici, perturbazioni magnetiche, afflizioni."

"... D'altro canto la pelle è tutto quanto vogliamo che gli altri vedano di noi, sotto la pelle neanche noi stessi riusciamo a sapere chi siamo."

"Per morire basta essere vivi."

"...i soffitti delle case sono l’occhio multiplo di Dio."



mercoledì 9 marzo 2022

La casa senza ricordi

La casa senza ricordi - Donato Carrisi

Dopo aver letto "La casa delle voci" non potevo non leggere il nuovo romanzo di Carrisi, che ci propone una nuova avventura di Pietro Gerber, l'addormentatore di bambini. Carrisi è proprio bravo, mantiene costante la presa sul lettore, rivela piano piano e stuzzica la curiosità. Ipnosi, psicosi, violenza si mescolano con la vita di tutti i giorni, assottigliando la linea di confine tra le varie realtà che compongono la nostra esperienza del mondo. Il finale (aperto?) può non piacere, non posso dire di più per non spoilerare... Per me è stata una conferma, leggerò sicuramente anche gli altri suoi romanzi.

"...i bambini sono depositari delle verità assolute dell’esistenza. È solo che gli adulti non vogliono sentirsele rivelare. Perché, a differenza dei bambini, gli adulti hanno perso l’innocenza per accettare cose banalissime come la morte, oppure che non sempre è facile distinguere il bene dal male."

"Ascolterai ciò che ho da dire... fino in fondo."

sabato 26 febbraio 2022

Cose che succedono la notte

Cose che succedono la notte - Peter Cameron

Un libro ambientato in un luogo indefinito, un paese freddo e inospitale, un non-luogo. Un uomo e una donna, senza nome, giungono da lontano, in treno, a prendere qualcosa, in cerca di consolazione. E' un libro strano, affascinante, scuro, dove tutto si svolge al buio: un luogo freddo e nevoso, un vecchio albergo, bar e ristoranti poco illuminati, persone oscure. I personaggi che compaiono nel libro sono come rappresentazioni degli stati d'animo dei protagonisti, delle loro paure e delle loro pulsioni. E alla fine non mancano colpi di scena. Spiazzante. Come dice il titolo... "what happens at night".

"La sera scese con un’immediatezza snervante, come un sipario abbassato in fretta su uno spettacolo amatoriale andato nel peggiore dei modi."

"Ovvio, tutto quello che deve ancora succedere si vedrà."

"Prima o poi vanno tutti a letto, dico bene? Sono cose che succedono la notte. Le persone spariscono, sempre che ci siano mai state. La vita è orrenda, infame, come e più del tempo."

"Il tempo di attesa! La vita non è altro che attesa."

"Tutti moriremo, per questo non c’è una cura."

lunedì 21 febbraio 2022

Il Banditore

Il Banditore - Joan Sanson

Un libro originariamente pubblicato nel 1976, unica opera di questa scrittrice morta giovanissima, trentottenne. Un bel thriller che si accosta molto a King dei primi tempi. Ambientato nell'America rurale, dove gli uomini vivono di cose semplici e di duro lavoro, tra mais e fattorie. Un giorno arriva il nuovo banditore e le aste di beneficenza spazzano via la pace della comunità. Tutto andrà all'asta, l'intera vita delle persone.

Molto godibile nel suo genere, mi è piaciuto.

Il libro inaugura una collana della S&K dedicata ai thriller/horror. Promette bene.

giovedì 10 febbraio 2022

Dio del tennis

Roger Federer è esistito davvero - Emanuele Atturo

In genere scanso i libri sugli sportivi, ma sono un appassionato di tennis, quindi faccio volentieri qualche eccezione. Questo libro mi è stato regalato da un compagno di tennis ed è stato una piacevole sorpresa. Parla di Federer, vero, ma è più in generale una carrellata sui vent'anni di dominio dei Fab3 prima e dei Fab4 poi. Federer ha attraversato 25 anni di tennis toccando vette irraggiungibili ad altri. Non parlo solo di numeri di titoli vinti e statistiche, parlo dell'unicità e dell'eleganza del suo gioco e dei suoi movimenti. Per anni Federer è stato Il Tennis, un essere vivente nato per questo. Molti della mia età hanno iniziato a giocare a tennis con il suo mito, considerandolo un Dio dal talento irraggiungibile, eppure non potendo fare a meno di provare ad imitarne le movenze. Dato per finito e rinato più volte, ha sovvertito pronostici neri sul suo destino e ha trovato il modo di competere ai più alti livelli con atleti che hanno la metà dei suoi anni. Vi dirò che non conta affatto se altri vinceranno più slam di lui o batteranno i suoi infiniti record. La sua raffinatezza, velocità, compostezza e il suo estro rimarranno ineguagliati per non so quanto ancora. Un misto di doti mentali e fisiche ne hanno fatto un essere speciale nel mondo del tennis. Guardate uno slow-motion di Federer che scocca un rovescio, un dritto o una volé e vi renderete conto di essere davanti a un’opera d’arte, a un balletto, a un misto di potenza e coordinazione senza pari. Sembra fluttuare nell'aria Roger e la racchetta sembra solo una parte del suo corpo che sporge un po’ di più. Un buon libro insomma per rivivere una stagione ormai passata del tennis, quella in cui ogni anno le finali più importanti si disputavano tra Federer, Nadal, Djokovic, Murray e pochi altri. 

D.F Wallace nel suo bellissimo saggio "Federer come esperienza religiosa" scriveva tra le altre cose: "La particolarità di Federer è che è Mozart e i Metallica allo stesso tempo"... quant'è vero!!

domenica 23 gennaio 2022

Narciso e Boccadoro

Narciso e Boccadoro - Hermann Hesse

Un grande classico. I romanzi di Hesse mi danno sempre la sensazione di "parabola", la storia è sempre un messaggio, una presa di coscienza.

Il viaggio di Boccadoro è un viaggio alla scoperta della morte, è l'accettazione della morte come parte della vita. Narciso vive di contemplazione, di spirito, di pensiero e devozione, l'amico Boccadoro morde la vita, ama molte donne, sperimenta i mali del mondo e venera la natura. C'è molto di Kierkegaard in questa contrapposizione. E' bellissima l'immagine che Boccadoro ci offre degli opposti, della vita e della morte, del godimento e dell'angoscia che si sovrappongono. Nel suo vagabondare, incontrare gente, scoprire l'arte, Boccadoro osserva un giorno l'espressione nel volto di una donna che gode in preda all'appagamento sessuale e allo stesso tempo l'espressione, la smorfia, di un uomo che muore soffrendo. Ha una rivelazione: capisce che la gioia, il godimento, l'estasi e la sofferenza, la morte, la disperazione disegnano sul nostro volto la stessa espressione. Le labbra socchiuse, gli occhi strizzati, profonde rughe di piacere/sofferenza... E il tutto sembra fondersi, il godimento può essere bello come la morte e l'amore si sovrappone alla sofferenza, in quell'unica espressione disegnata prima o poi sul viso di tutti. La perfezione sembra dover essere ricercata in qualcosa che dispensa sia vita che morte, orgasmo e angoscia senza distinzione.


"... ogni uomo corre senza posa e si trasforma e infine si dissolve, mentre la sua immagine creata dall'artista rimane sempre immutabilmente la stessa."

"... la radice d’ogni arte, e fors’anche d’ogni spirito, è la paura della morte. Noi la temiamo, abbiamo orrore della caducità, vediamo con tristezza i fiori appassire e le foglie cadere e sentiamo nel nostro cuore la certezza che anche noi siamo caduchi e presto avvizziremo. Se dunque come artisti creiamo figure o come pensatori cerchiamo leggi e formuliamo pensieri, lo facciamo per salvare qualche cosa della grande danza macabra, per stabilire qualche cosa che abbia una durata più lunga di noi stessi."

"Ad altri la morte poteva apparire come un guerriero, un giudice o un carnefice, come un padre severo: per lui la morte era anche una madre e un’amante, il suo appello era un richiamo d’amore, il suo contatto un brivido d’amore."


venerdì 7 gennaio 2022

La casa delle voci

La casa delle voci - Donato Carrisi

Un altro ottimo thriller di Carrisi. E' il secondo che leggo e adesso mi tocca diventare un suo fan. Molto intricato e coinvolgente, si fa davvero fatica a smettere di leggere. Il mondo dell'ipnosi è affascinante e Carrisi è molto bravo a creare mondi, depistare e stupire. Personaggi e ambientazione italiani rendono ancora più piacevole immergersi nella storia. Bello, bello, bello. Presto leggerò altri suoi libri, sono curioso.


sabato 1 gennaio 2022

Gotico Americano

Gotico Americano - Arianna Farinelli

E' il romanzo d'esordio di questa scrittrice. E' uno spaccato della vita di Bruna, italiana emigrata negli Stati Uniti, della sua vita sentimentale, del suo tentativo di carriera nell'ambiente universitario. Ma è soprattutto uno sguardo a un paese che è l'immaginario della libertà e della democrazia, pieno di contraddizioni, patria del finto perbenismo e ancora impregnato di odio per il diverso. Di questo, in sostanza, parla il libro: di diversità. Diversità religiose, diversità culturali, diversità di orientamento sessuale, diversità razziali, diversità nel modo di affrontare la vita. Parla della nostra incapacità a superare i confini che noi stessi erigiamo, del fatto che dimentichiamo di essere solo abitanti del pianeta terra e tutti diretti verso una fine comune. E' un libro ambientato nei nostri anni, nel periodo delle elezioni presidenziali che hanno portato Trump al potere, negli anni del terrorismo, delle guerre razziali in oriente, mentre gli americani, un popolo interamente costituito da immigrati, erige muri per contenere gli immigrati. Un paese diviso, dove vieni arrestato se superi i limiti di velocità ma puoi comprare un mitragliatore in negozio, e nonostante questo ci calamita come simbolo di libertà. Nel libro si parla di Bruna, dei suoi amori e tradimenti, di orientamenti sessuali, di terrorismo e guerra in oriente, di politica e diversità etniche e religiose. C'è molta carne al fuoco, forse troppa, ma il libro mi è piaciuto ed è scritto bene. Bello.

"Ognuno si circonda solo di chi condivide le sue ragioni. E' così che ci si illude di essere sempre dalla parte giusta della Storia."