martedì 28 febbraio 2023

Memento Mori

 I Depeche Mode e la voce di Dave Gahan mi hanno accompagnato per tutta la vita, tra alti e bassi. Ascolto molte cose diverse e da quando ero ragazzo ho spaziato tra rock duro, jazz, pop, grunge, fusion, metal e tanta progmusic degli anni 70. In tutto questo caos, che è poi la colonna sonora di una vita, ogni tanto rispuntano i Depeche Mode e periodicamente mi riascolto loro vecchi brani e ogni volta ti sciolgono. Nel 2022 muore Fletcher e nel 2023 i due rimasti pubblicano un nuovo album dal titolo perentorio "Memento Mori". E io sono qua, come dieci anni fa e come venti o trenta anni fa, e sto qui ad aspettare con ansia di entrare nel negozio di dischi e comprare il disco nuovo. Nel frattempo ascolto il primo estratto, ghosts again, e lo trovo bellissimo:



domenica 26 febbraio 2023

L'amore del bandito

L'amore del bandito - Massimo Carlotto

Continuo la saga di Marco Buratti, alias Alligatore. Nuovi malavitosi dell'est contro un gangster "all'antica". Un consiglio: mai toccare la donna del vecchio Rossini. 

Settimo capitolo della saga noir dell'alligatore, una serie che mi ha preso tantissimo.

Il maestro di nodi

Il maestro di nodi - Massimo Carlotto

Questa volta Marco Buratti e i suoi poco raccomandabili amici sono sulle tracce di un sadico "maestro". Siamo nel mondo del sadomaso e delle passioni proibite, perversioni spinte all'estremo, fino ai più tragici epiloghi. C'è la contrapposizione tra chi, attraverso la sottomissione e la dominazione, ha deciso di rinunciare alla propria libertà e chi, come i nostri protagonisti, conosce la privazione della libertà imposta dalla galera. I tormenti dell'Alligatore ci incuriosiscono e i libri della serie sono sempre piacevoli se amate le storie senza speranza. See you later, Alligator!

giovedì 16 febbraio 2023

Sillogismi dell'amarezza

Sillogismi dell'amarezza - Emil Cioran

In questa raccolta di frasi, aforismi/sillogismi, Cioran sentenzia e taglia come un rasoio. Alcune frasi suonano come poesie, altre come condanne. Ne riporto alcune, sulle quali ci sarebbe tanto da riflettere...o forse no.

"Il pessimista deve inventarsi ogni giorno nuove ragioni di esistere: è una vittima del «senso» della vita."

"Non c’è salvezza se non nell'imitazione del silenzio. Ma la nostra loquacità è prenatale. Razza di parolai, di spermatozoi verbosi, noi siamo chimicamente legati alla parola."

"Quasi tutte le opere sono fatte con sprazzi di imitazione, brividi appresi ed estasi plagiate."

"Per punire gli altri di essere più felici di noi, inoculiamo loro, in mancanza di meglio, le nostre angosce. Perché i nostri dolori, ahimè, non sono contagiosi."

"Obiezione contro la scienza: questo mondo non merita di essere conosciuto."

"Come si può essere filosofi? Come avere la sfacciataggine di affrontare il tempo, la bellezza, Dio e tutto il resto?"

"Migliaia di volte mi sono ritirato in quel ripostiglio che è il Cielo, migliaia di volte ho ceduto al bisogno di soffocare in Dio."

"Fra la Noia e l’Estasi si svolge tutta la nostra esperienza del tempo."

"Vago attraverso i giorni come una puttana in un mondo senza marciapiedi."

"Niente ci lusinga quanto l’ossessione della morte; l'ossessione, non la morte."

"Vivo solo perché è in mio potere morire quando meglio mi sembrerà: senza l'idea del suicidio, mi sarei ucciso subito."

"Nel bel mezzo di studi più che seri, scoprii che un giorno sarei morto: la mia modestia ne fu scossa. Convinto che non mi restasse più niente da imparare, abbandonai gli studi per mettere il mondo al corrente di una così notevole scoperta."

"Perché frequentare Platone, quando un sassofono può farci intravedere altrettanto bene un altro mondo?"

"Non c’è musica vera che non ci faccia palpare il tempo."

"Soltanto i popoli falliti si avvicinano a un ideale «umano»; gli altri, quelli realizzati, portano le stigmate della loro gloria, della loro dorata bestialità."

giovedì 2 febbraio 2023

Of The New Day

Dopo anni Steven Wilson torna a fare un disco con i Porcupine Tree e non si resta delusi. Sono di parte, lo ammetto. Wilson ha firmato alcuni tra i dischi che preferisco e con il nuovo Closure/Continuation rispolvera le sonorità dei Porcupine, mescolando malinconia ed energia. Un rinascita, come nel secondo brano del disco, "Of the new day", una ballata con continui cambi di ritmo, molto toccante. In più i Porcupine possono contare su uno dei migliori batteristi in circolazione (secondo me): Gavin Harrison. Un disco da ascoltare.