venerdì 31 marzo 2023

L'ipotesi del male

L'ipotesi del male - Donato Carrisi.

L'ipotesi del male è il secondo romanzo della serie che ha come protagonista Mila Vasquez, poliziotta fuori dagli schemi, personaggio con un passato doloroso, in lotta coi suoi fantasmi e con nuove barbarie umane. Come nel precedente "Il Suggeritore" la trama è complessa e intricata. Molte cose troveranno spiegazione, anche se all'inizio siamo spiazzati dagli eventi. Ciò che non si spiega sono le brutalità di cui sono capaci gli esseri umani. La tensione che si respira in questo romanzo è, se possibile, superiore a quella che si prova leggendo "Il suggeritore". E' un thriller bellissimo, molto cinematografico, ben scritto.

Sarò ripetitivo, ma devo confermare che Carrisi è proprio bravo. Ti stuzzica e ti tiene attaccato alla storia. Ti fa sentire l'odore dei morti, la paura, e allo stesso tempo di incuriosisce e fa leva sul tuo voyerismo, sulle perversioni che si nascondono dentro ognuno di noi. Secondo me Donato è un po' serial killer...forse lo siamo un po' tutti.

"...l’ incantesimo dell’ unica forza in grado di sconfiggere il potere del tempo: la morte."

"È dal buio che vengo, ed è al buio che ogni tanto devo ritornare."

"L’ infelicità degli altri ci interessa solo quando riflette la nostra."

lunedì 20 marzo 2023

Buchi Bianchi

Buchi bianchi - Carlo Rovelli

Io ho veramente un debole per i testi divulgativi di fisica teorica. La fisica teorica è la filosofia del nuovo millennio. Hawking è stato il mio primo grande amore. Anche altri, ma tendo a preferire chi è in grado di mischiare dati e formule con vita vissuta, emozioni, arte. Un bravo divulgatore è questo, altrimenti ci troveremmo in mano pubblicazioni scientifiche che solo chi ha una preparazione matematica avanzata può capire. Lo stesso Rovelli si scusa nel testo per utilizzare a volte un linguaggio "non per addetti ai lavori", preferendo un linguaggio che possa portare chi non ha studiato fisica a immaginare e comprendere grandi cose. Per me Rovelli è un bravo divulgatore, leggendo i suoi libri si spazia molto tra scienza, arte e filosofia. D'altro canto le domande che spingono i filosofi, e quindi tutto il genere umano, sono le stesse che spingono i fisici. Dopo aver letto "Sette brevi lezioni di fisica", "L'ordine del tempo" e "Helgoland", ho acquistato questo suo nuovo lavoro appena è uscito in libreria, con la fame di immergermi ancora una volta nell'infinito. E quello che succede è proprio questo, ve lo garantisco. Vi giuro che leggere questi libri vi fa venire voglia di rivedere la scala delle vostre priorità. Vi cambia la vita, è inevitabile. Vi mette di fronte al fatto che non tutto è come sembra. E come sembra a me non è come sembra a te. E il tempo per me scorre in modo diverso di come scorre per te, ma incredibilmente vediamo le stesse cose e le vediamo solo come memorie del passato. Sempre che esista una differenza tra passato e futuro... (spoiler: esiste). Ancora una volta, come negli altri libri di Rovelli, il fulcro è in tempo e il suo significato. Qui parliamo di buchi neri e buchi bianchi, di cose maestose, spaventose, ma tutto poi confluisce nel mistero della relatività del tempo. E Rovelli ci suggerisce qualche modo per tentare di capire perché il tempo "scorre" e tutto è stranamente convincente. Nel cercare di capire il cosmo, cerchiamo di capire noi, che ne facciamo parte. E' questo che ci scordiamo sempre: guardiamo le cose come se noi non ne facessimo parte, da fuori. Allora forse il tempo esiste e scorre solo perché senza questa corsa verso il riequilibrio del tutto, noi non potremmo esistere e non potremmo chiederci perché il tempo scorre in una direzione. Le ultime pagine di questo libro sono poesia, fanno torcere le budella, fanno piangere. Posso solo ringraziare chi le ha scritte.

Qualche frase presa qua e la nel libro:

"Il salto al di là della fine del tempo prevista dalla relatività generale può succedere: è previsto dalla teoria quantistica, che ne determina le esatte caratteristiche quantitative. È un vero salto, come tutti i salti quantici: una rottura di continuità. Una momentanea frattura del continuo spaziotemporale. E purtuttavia è catturato e descritto dalle equazioni che abbiamo. Le equazioni della gravità quantistica descrivono un mondo più ricco di un semplice continuo spaziotemporale."

"Non c’è altro, nel salto, che un lago di luce... e vola al di là dello spazio e del tempo."

"Perché passato e futuro sono così diversi? Perché ricordiamo il passato e non il futuro? Perché possiamo decidere cosa fare domani, ma non cosa abbiamo fatto ieri? Le risposte a queste domande, che mi affascinano e su cui ho continuato a lavorare negli ultimi anni, sono sottili e finiscono col coinvolgerci da vicino."

"Serve umiltà infinita per non fidarsi di se stessi."

"Il motivo per cui ricordiamo il passato, e non il futuro, sta interamente nel fatto che l’universo era più lontano dall’equilibrio in un momento del passato di quanto non lo sia ora. [...] Prima o poi, ogni memoria svanisce, cancellata dal logorio del tempo. Prima o poi, delle nostre orgogliose civiltà, di quanto abbiamo capito, e delle parole di un libro come questo, delle nostre polemiche, delle disperate passioni e dei nostri amori non resterà più traccia alcuna."

"La direzione del tempo è questo equilibrarsi delle cose. Questo andare verso l’equilibrio. Un fenomeno accidentale, dovuto al particolare stato di cose nel tempo che chiamiamo passato. È un fenomeno di prospettiva, perché riguarda la descrizione macroscopica del mondo e dipende dalle variabili macroscopiche usate per descriverlo. Ma i fenomeni di prospettiva possono essere maestosi. Il ruotare del sole, della luna e delle stelle attorno a noi ogni giorno è un fenomeno di prospettiva – le stelle e il sole di per sé non ruotano: non per questo il ruotare del cielo è meno maestoso. Così è maestoso, lo scorrere cosmico del tempo."

"Facciamo sempre l’errore di pensarci diversi dal mondo attorno a noi, pensiamo di guardarlo dal di fuori. Ci dimentichiamo che siamo come le altre cose. Che guardiamo le cose essendo come loro."

domenica 12 marzo 2023

Teddy

Teddy - Jason Rekulak

Un bel thriller. Facile e veloce da leggere, ma molto appassionante. Edizione molto bella, con carboncini di Will Staehle e Doogie Horner. I disegni fanno parte della trama e accompagnano la lettura, davvero una bella trovata. Molto "visivo", cinematografico... Un sapore molto americano. Infatti credo ne trarranno un film o una serie Netflix.

"È così difficile fare qualcosa se ti dicono che è l'ultima cosa che farai."