domenica 24 novembre 2019

Le tre del mattino

Dentro i libri di G.Carofiglio c'è sempre qualche frase che ti resta stampata addosso. C'è sempre molta intensità, anche nella leggerezza.

"...passammo alle confidenze e a un certo punto io confessai di aver pensato al suicidio. Credevo che i miei amici sarebbero rimasti sconvolti. E in un certo senso accadde, ma non per il motivo che immaginavo. Era capitato a tutti..."

"Ci sono momenti che si imprimono nella memoria in modo indelebile, perchè accade qualcosa che cambia come vedi il mondo. In un momento, appunto."

"Non siamo oggettivi, non udiamo tutto ciò che rimbalza sui nostri timpani, non sentiamo tutto ciò che arriva al nostro naso, non vediamo tutto ciò che colpisce le nostre retine. Il cervello decide quali percezioni portare alla consapevolezza e quali informazioni registrare. Il resto rimane fuori, escluso eppure molto presente. In agguato."

Da "Le tre del mattino" di Gianrico Carofiglio.

mercoledì 6 novembre 2019

Spaziotempo, wormhole e tesseratti

Se vi è piaciuto Interstellar di C.Nolan (e sono sicuro che se lo avete visto vi è piaciuto), vi consiglio vivamente questo volume di Kip Thorne, fisico teorico di fama internazionale, che ha collaborato alla realizzazione del film, curando l'approccio del film alla scienza. A differenza della stragrande maggioranza dei film Sci-Fi, Interstellar si propone come una pellicola sì fantascientifica e ambientata nel futuro, ma plausibile e fedele alle conoscenze scientifiche attuali. Grazie anche all'apporto di Kip Thorne il film mostra immagini fedeli a quello che ci dovremmo aspettare di vedere nei pressi di un buco nero o di un wormhole. Le immagini sono state costruite con cura, tenendo conto delle leggi che governano le particelle quando la curvatura dello spazio-tempo è estrema. Il libro è accessibile a tutti, con pochi passaggi un po' ostici che richiedono maggiore concentrazione e impegno, ma ne vale la pena. Si parla della possibilità di viaggiare nello spazio e di sfruttare la potenza dei buchi neri. Persino la parte finale del film, la più complessa e difficile da accettare (per intenderci quella in cui il protagonista ha a che fare con il tesseratto) trova in questo libro una spiegazione plausibile. E' vero che ci muoviamo nel campo delle ipotesi e che queste ipotesi sono talmente estreme che non è possibile verificarle, ma è altrettanto vero che lo facciamo utilizzando le conoscenze che abbiamo e rimanendo nel campo del "possibile". Per me questo film è stata una rivelazione, è bellissimo. Non potevo sottrarmi a questa lettura.