giovedì 23 maggio 2019

In tutto c'è stata bellezza

Un libro che ho letto per caso, reperito grazie alla possibilità offerta da IBS di leggere un'anteprima da recensire e avere così una copia omaggio. Non conoscevo Vilas, è l'unico suo libro che ho letto. Scorrevole e facile da leggere, a volte un po' stanco, ma di una stanchezza che ha a che vedere con quello che lo scrittore propone, cioè un libro sul ricordo, sulla morte dei propri genitori, sugli avi e su tutto ciò che è perduto per sempre ma riecheggia nel presente. C'è il rimpianto di ciò che non si è detto o non si è fatto e c'è la consapevolezza che ciò che è lasciato è perso. Quello che non condividiamo con i nostri genitori è occasione mancata e non torna. A un certo punto ci rendiamoconto che sono quasi degli sconosciuti i nostri genitori, non conosciamo le loro passioni e i loro segreti. I morti ci si ripresentano come fantasmi, spiriti di un passato irrecuperabile, che è però tutto ciò che abbiamo. Siamo fatti solo di ricordi e compiamo azioni solo per poterle ricordare.