mercoledì 27 dicembre 2023

Quanto vivremo?

Il filo della tua storia - Nikki Erlick

Una mattina, improvvisamente, tutti trovano una scatola davanti alla porta di casa. All'interno della scatola c'è un filo. La lunghezza del filo rappresenta la lunghezza della vita di chi lo ha ricevuto. (Non ci sono spoiler, tutto questo si trova nelle prime due pagine). Ben presto è chiaro al mondo che la previsione è affidabile. Da questa premessa di dipanano le storie di alcuni personaggi; qualcuno scopre di avere una vita lunga, qualcuno una vita breve, altri preferiscono non guardare. La premessa del romanzo rende la lettura piacevole, interessante, c'è molto materiale su cui interrogarsi. Il paradosso iniziale fa vorticare tutta la narrazione intorno a un'unica domanda: preferireste sapere? Come cambierebbe la nostra vita se sapessimo? E' una situazione che mi ha ricordato le stravaganti premesse di alcuni libri di Saramago: improvvisamente tutti gli abitanti della terra diventano ciechi (Cecità), oppure, un giorno, la gente smette di morire (La intermittenze della morte). La premessa è talmente forte e piena di conseguenze che il romanzo passa quasi in secondo piano, divorato dalle domande che ci perseguitano. Godibile, vale la pena.


domenica 10 dicembre 2023

The Outsider

The Outsider - Stephen King

Definirei "The outsider" un King classico, se così si può dire. Quel genere, per intenderci, che include IT e L'ombra dello scorpione, quello in cui il concetto di "male" è rappresentato da un essere sfuggente, una sorta di mostro, o golem, o demone, un'entità che simboleggia il male assoluto. E c'è un gruppo variegato di persone, ognuno porta con se la sua storia personale, le sue paure, il suo vissuto, che si legano per rimettere le cose a posto, per confinare il male in un angolo, almeno finché si può. The Outsider mi è piaciuto, è molto trascinante, parte con un crudo omicidio, si sviluppa come un poliziesco e si trasforma in un horror molto alla King. A tratti è toccante e sulle scene più violente non si sorvola: King ci fa vedere il marcio fino in fondo, con dettagli disturbanti. Se vi piace il genere è da leggere sicuramente. E attenti al "babau".

domenica 12 novembre 2023

La donna dei fiori di carta

La donna dei fiori di carta - Donato Carrisi

Durante la prima guerra mondiale, sul monte Fumo, Roumann,un medico militare, è incaricato di interrogare un prigioniero, un italiano, con lo scopo di fargli confessare il suo nome e il suo grado. L'italiano si rifiuta di farlo e dice al medico che, se vuole sapere il suo nome e il suo grado, dovrà prima ascoltare un racconto. Dice anche che questo racconto servirà a rispondere a tre domande fondamentali: chi sono io (il prigioniero), chi è Guzmann, chi è l'uomo che fumava sul ponte del Titanic mentre la nave affondava. Tutto il libro si svolge di fatto nella caverna dove Roumann interroga il prigioniero, ma i racconti dell'italiano ci portano in giro per il mondo, tra le strade di Parigi, Marsiglia, in Cina e in Argentina. Roumann resta affascinato dal racconto e non può più fare a meno di conoscerne il finale. Lui stesso diventerà uno dei protagonisti di quel racconto e molti anni dopo la guerra cercherà il modo di porre fine alla storia. 
E' un libro molto bello, che si distacca un po' dal filone di Carrisi, ben scritto e molto coinvolgente. Parla della vita, dell'amore e della morte, ma soprattutto delle parole, dei racconti. La nostra vita non è altro che un racconto e tutti vorremmo conoscerne il finale. Vorremmo tutti sapere se siamo protagonisti di un racconto scritto da altri o se siamo noi a scrivere il nostro racconto e quello degli altri. 
Questo libro è una sorpresa, una bella sorpresa.

"Il desiderio è il solo motivo per cui andiamo avanti in mezzo a tanto orrore. Tutti abbiamo bisogno di una passione, o di un'ossessione. Cerca la tua."

"Ce una bellezza nascosta in ogni cosa, anche nella più tremenda."


martedì 7 novembre 2023

Sottomissione

Sottomissione - Michel Houellebecq

Il protagonista:
un docente universitario, studioso di Huysmans, che conduce una vita più ricca di incontri occasionali con studentesse e prostitute che non di impegni scolastici.

Lo scenario:
in un prossimo vicino futuro, in Francia, va al potere un partito politico di matrice islamica.

In poco tempo le cose in Francia cambiano. Gli insegnanti e i docenti sono chiamati alla conversione. Scompaiono le classi miste e le studentesse devono indossare il velo. Le posizioni di potere sono occupate da musulmani o da neo-convertiti. Tutto sembra procedere senza troppi scossoni, mentre la cultura e la democrazia occidentale cedono il passo a una società che deve fare i conti con le leggi dell'islam. E la cosa che si percepisce leggendo il romanzo di Houellebecq è che la sottomissione della donna non fa poi così schifo al maschio medio occidentale.
In una conversazione con il protagonista, un suo collega dice appunto: "È la sottomissione. L’idea sconvolgente e semplice, mai espressa con tanta forza prima di allora, che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta. [...] per me c’è un rapporto tra la sottomissione della donna all’uomo come la descrive Histoire d’O e la sottomissione dell’uomo a Dio come la contempla l’islam".
Se ai politici, agli uomini di potere, ai docenti, agli uomini di cultura, diamo stipendi triplicati, due/tre giovani mogli e la possibilità di esercitare (infliggere e ricevere) la "sottomissione", c'è speranza che la millenaria cultura europea non ceda il passo all'avvento dell'islam?

"Solo la letteratura può dare la sensazione di contatto con un'altra mente umana, con l'integralità di tale mente, le sue debolezze e le sue grandezze, i suoi limiti, le sue meschinità, le sue idee fisse, le sue convinzioni; con tutto ciò che la turba, le interessa, la eccita o la ripugna. Solo la letteratura può permettere di entrare in contatto con la mente di un morto, in modo più diretto, più completo e più profondo di quanto potrebbe fare persino la conversazione con un amico; per quanto profonda e solida possa essere un'amicizia, in una conversazione non ci si abbandona mai così completamente come davanti a una pagina bianca, rivolgendosi a un destinatario sconosciuto."

"Il passato è sempre bello, e in effetti anche il futuro, a far male è solo il presente, che portiamo con noi come un ascesso di sofferenza che ci accompagna tra due infiniti di quieta felicità."


lunedì 30 ottobre 2023

Hap e Leonard

Una stagione selvaggia - Joe R. Lansdale

Primo capitolo di una serie di romanzi avventurosi che vedono protagonisti Hap Collins e Leonard Pine. Siamo nell'America rurale, quella fatta di piccoli centri abitati, catapecchie, paludi, luoghi dispersi nelle campagne. Siamo poco al di là delle distese di cemento delle città, poco lontano dai grandi centri commerciali, eppure qui è tutto diverso, puzza di povertà ed emarginazione. Hap e Leonard sono personaggi un po' folli, schietti, disillusi, nostalgici, dediti alla vita vissuta, quella degli incontri con gli amici, dei locali fumosi, quella delle serate passate davanti a una birra e a un pacchetto mezzo vuoto di sigarette.
Libro scorrevole e veloce. Se avete voglia di svagarvi con una lettura poco impegnativa o se siete amanti di questo genere, è consigliato.


domenica 8 ottobre 2023

Stella Maris

Stella Maris - Cormac McCarthy

Stella Maris, il secondo capitolo, dopo "il passeggero", di questa coppia di romanzi che romanzi non sono, è l'ultimo definitivo lascito del grande Cormac. Non è un seguito ma piuttosto un completamento, un'altra visione della stessa storia. Quello che McCarthy ci lascia non è però una storia vera e propria. Le vicende dei fratelli Western sono in realtà un mezzo per romanzare le dissertazioni dello scrittore sui grandi temi irrisolti della vita di tutti noi: il concetto di realtà, di esistenza, il confine tra "normalità" e pazzia, il valore dell'amore, e molto altro. Si parla molto di matematica, di fisica, ci si interroga sulla possibilità o meno di dare una spiegazione di tutto attraverso le scienze. Possiamo noi dare una spiegazione all'universo che ci contiene? E' l'universo che ci contiene o siamo noi a contenerlo? I concetti matematici e le equazioni che descrivono il mondo esistono al di fuori della nostra mente, come entità a se stanti? A quali domande possiamo davvero rispondere? Quanto il linguaggio, il mezzo che utilizziamo per comunicare e per pensare, incide sulla nostra idea della realtà? Forse "tutto" è solo linguaggio. Forse la nostra esperienza del mondo è una realtà relativa e ognuno di noi vive la propria. Giunto alla fine della sua esperienza di vita, McCarthy vuole lasciarci con le domande che immagino abbiano riempito la sua vecchiaia. Molti passaggi del libro mi hanno veramente colpito duro. Le parti dove Alicia parla dell'idea del suicidio lasciano straniti. "Il passeggero" e "Stella Maris", due libri da leggere assolutamente. I due libri più toccanti che ho letto nel 2023 fino ad ora.

"Se dovesse dire qualcosa di definitivo sul mondo in una sola frase cosa sarebbe?   Sarebbe questo: Il mondo non ha creato un solo essere vivente che non intenda distruggere.   Suppongo sia vero. Ma quindi? È tutto qui quel che il mondo ha in mente?   Se il mondo ha una mente allora è anche peggio di quello che pensavamo."

"Penso che la nostra esperienza del mondo sia sostanzialmente un proteggersi dallo spiacevole dato di fatto che il mondo non sa che siamo qui."

"Le nostre convinzioni circa la natura della realtà devono anche rispecchiare i limiti con cui la percepiamo. [...] Ho accettato il fatto che sarei morta senza veramente sapere dov’ero stata e andava bene così."

"Nel migliore dei casi la realtà è un’intuizione collettiva."

"A suscitare la rabbia sono solo le cose che crediamo possano essere riparate. Tutto il resto è dolore."

"Un desiderio deluso lascia un segno che il suo appagamento si può solo sognare."

"Il mondo notturno a cui vieni strappato per ritrovarti seduto nel letto ansimante e in un bagno di sudore. Ti svegli da qualcosa che hai visto o da qualcosa che sei?"

"La prima regola del mondo è che tutto svanisce per sempre. Al punto che se rifiuti di accettarlo vivrai in un'illusione."





sabato 23 settembre 2023

Il passeggero

Il passeggero - Cormac McCarthy

Un libro bellissimo. Un libro che parla di tutto, di noi, della nostra costruzione della realtà. Difficilmente inquadrabile, parte con gli elementi di un romanzo classico, un mistero da risolvere, poi tutto naufraga e inizia un viaggio, una fuga prima fisica (del protagonista) poi mentale, spirituale. I dialoghi tra i personaggi che compaiono nella storia spaziano dalla politica alla metafisica, dalla matematica alla fisica, fino all'amore e alla morte. Su un amore impossibile eppure inevitabile si basa la storia di Western e la sua discesa negli abissi. Incontri, sogni, desideri, si fondono a creare la realtà del protagonista. McCarthy mette in discussione il mondo intero e la realtà diventa un costrutto. Attraverso il linguaggio diamo forma a tutto ciò che vediamo, poi mescoliamo tutto con i nostri sogni e i nostri desideri. Il nostro destino è nelle nostre mani? 

"Non diventerai mai ricco vendendo il tuo tempo."

"I morti non possono ricambiare l'amore."

"A prescindere dalla vastità dei tuoi dubbi sulla natura del mondo non puoi concepire un altro mondo senza concepire un altro te."

"La gente fa di tutto per evitare la sofferenza che si merita. Il mondo è pieno di gente che avrebbe dovuto essere più disposta a piangere."

"La storia è una collezione di carta. Qualche ricordo scolorito. Dopo un po’ quello che non è scritto non ha mai avuto luogo."

"Ogni realtà è perdita e ogni perdita è definitiva. Altre non ce n'è. E la realtà che indaghiamo deve prima di tutto contenerci  E cosa siamo noi? Dieci percento biologia e novanta percento mormorio notturno."

"Qualsiasi rimedio alla solitudine non fa che rimandarla. E verrà il giorno il cui non ci sarà più nessun rimedio."

"Quando noi e le nostre opere saremo scomparsi insieme a ogni ricordo che le rievochi e a tutte le macchine in cui quei ricordi potrebbero essere trascritti e conservati e la terra sarà meno di un pezzo di carbone, per chi sarà una tragedia tutto ciò? Dove sarà rinvenuta quest’esistenza? E da chi?"

"Ovviamente dei credo un essere umano ce li ha. Ma io non credo ai fantasmi. Credo nella realtà del mondo. Più dura e scoscesa è la china più crediamo. Il mondo è qui. Non è altrove. Non credo negli aggiramenti. Credo che i morti siano nella terra. Forse un tempo ero come il vecchio Pau. Aspettavo che Dio si facesse sentire e lui non l’ha mai fatto. Lui però ha continuato a credere e io no. Mi guardava e scuoteva la testa. Diceva che una vita senza Dio non ti prepara a una morte senza Dio. A questo non so rispondere."

"Esiste l’odio di massa e il cordoglio di massa. La vendetta di massa e il suicidio di massa addirittura. Ma non c’è il perdono di massa. Ci sei solo tu."

"L’aveva visto un’ultima volta in sogno. Il monello di Dio che arrancava ammantato e bofonchiante sull’arido valico di qualche anonima landa desolata dove il mare gelido e siderale ribolle e si frange e le tempeste arrivano ululanti da quel nero e ondulante alkaest. Arrancando sui ciottoli dell’universo, le spalle sottili rivolte ai venti stellari e il risucchio di lune aliene scure come pietre. Un solitario percorritore di lidi che affretta il passo contro la notte, piccolo e impavido e senza amici."


mercoledì 6 settembre 2023

Saremo fantasmi


Il 2023 mi ha portato due grandi concerti, dopo tanti anni che non ne vedevo uno. Il primo è stato quello di Roger Waters, di cui ho già scritto. Il secondo, in piena estate, quello dei Depeche Mode tornati sul palco dopo la morte di Fletcher. I DM sono uno di quei gruppi che mi ha accompagnato a fasi alterne per tutta la vita. Ho iniziato ad ascoltarli a 17 anni, quando è uscito Music For The Masses, acquistato in cassetta. Poi li ho persi e ripresi più volte, ogni volta che usciva un nuovo disco. Ho sempre voluto vederli dal vivo e non l'ho mai fatto. E finalmente quest'anno ho coronato questo desiderio allo stadio di Bologna. Sono andato con mia figlia, vent'anni, orgoglioso che anche a lei piacciano la voce suadente di Dave Gahan e le atmosfere elettroniche dei Depeche. Si vede che averle fatto ascoltare tanta musica da bambina l'ha influenzata positivamente. Il concerto è bellissimo e passiamo tutta la seconda parte a cantare e ballare. A cinquantadue anni non mi ci vedo più, ma chissenefrega. Sono tornato ragazzo e l'emozione è tanta. Tanti ricordi e tante nuove canzoni. Su tutto aleggia questo senso di precarietà che è la nostra vita. E' una "tristezza gioiosa" quella del nuovo disco (MementoMori) un rassegnarsi positivamente, ma non senza sofferenza, alla morte che ci sta sempre di fianco. Bellissimo concerto.

 








lunedì 4 settembre 2023

Chi siamo veramente?

Trilogia di New York - Paul Auster

-Città di vetro
-Fantasmi
-La stanza chiusa

Il mio primo incontro con Paul Auster. Tre brevi romanzi con un sottofondo da noir/poliziesco, ambientati a New York, nella quale saremo invitati a perderci e a non ritrovarci. Le identità dei personaggi si confondono, si mescolano: l'osservatore è osservato, chi cerca è ricercato, chi scrive la storia è anche il lettore della stessa. Tracce di metanarrativa e grande capacità di creare un ambiente fumoso, dove tutto chiede di essere interpretato. Non c'è un protagonista delle storie, ci sono identità che si confrontano e si scambiano. Possiamo decidere di abbandonare la nostra identità, di cambiarla? Nessuno è sicuro di interpretare se stesso e tutto sembra frutto di un "io" che si moltiplica. Ci si perde facilmente. C'è qualcosa di Kafka in questi racconti o per lo meno io lo percepisco. Bel libro e mi riprometto di leggere altre sue cose.

"Nulla è reale fuorché il caso."

"Le cose muoiono quando noi moriamo, e in verità moriamo tutti i giorni."

"A conti fatti, la vita si riduce a una somma di incontri fortuiti, di coincidenze, di fatti casuali che non rivelano altro che la loro mancanza di scopo."




lunedì 7 agosto 2023

Il gioco del suggeritore

Il gioco del suggeritore - Donato Carrisi

Quarto capitolo del ciclo di Mila Vasquez, o del suggeritore. Sempre molto coinvolgente. Quattro thriller molto belli. Carrisi è un vero talento in questo genere. Quattro libri da leggere, possibilmente nell'ordine in cui sono stati scritti.

"Anche se è difficile da accettare, a volte vittime e carnefici si cercano. Perché hanno delle cose in comune: si somigliano senza saperlo.  A ognuno di noi è destinato un assassino. Come con l’anima gemella, a volte lo incontriamo e a volte no."

"L'uomo solitario può fare del male solo a se stesso. Solo quando sono insieme gli esseri umani diventano malvagi."



mercoledì 26 luglio 2023

Che cosa fa la gente tutto il giorno?

Che cosa fa la gente tutto il giorno? - Peter Cameron

Spaccati di vita nell'America contemporanea. Persone sole, coppie, famiglie, alle prese con la quotidianità, con la vita che ti scorre addosso. Noia, abitudini, solitudini, tempo che passa. Che cosa fa la gente tutto il giorno? 
La mia risposta è: ammazza il tempo, guarda cosa succede, e aspetta. E cerca, cerca senza trovare nulla, come la ragazza di uno dei racconti, che guarda "con la stessa sensazione che provava da bambina quando ribaltava un sasso per trovare qualcosa e non trovava niente: solo la rotondità fredda del sasso e la terra marrone, concava, non che lei sapesse cosa voleva trovare, ma non c’era niente."

"Ricordo di aver pensato che anche il mondo sarebbe finito così, con le persone che scomparivano in silenzio, una dopo l’altra, come se lasciassero una festa senza salutare, finché il padrone di casa si ritrovava solo nella casa vuota, con i bicchieri ancora mezzo pieni e le sigarette calpestate sul tappeto e la nauseante luce impiastricciata dell’alba che sale in cielo."

martedì 11 luglio 2023

Socrate Espress

Socrate Express - Eric Weiner

L'ho trovato bellissimo questo libro, capace di fondere il viaggio "fuori" con quello "dentro". Sul treno vieni "trasportato altrove" da un mezzo non guidato da te; nel frattempo leggi e ti interessi di filosofia e anche in questo modo vieni "spostato" nel tuo modo di vedere le cose, il mondo, la realtà (a saperlo cos'è questa realtà...). Weiner ci offre un'infarinatura di grandi filosofi, antichi e moderni, e fonde le loro esperienze con le sue, nel tentativo di ripercorrere le sensazioni che hanno spinto i grandi pensatori a condividere la loro visione del mondo. E' un libro che offre molti spunti e quando lo finirete vi troverete, come me, con un foglietto pieno di titoli di libri da leggere "assolutamente". Ce la farò mai? Mi servirà a qualcosa?

"In troppi esistiamo, ci riempiamo la testa di questioni sciocche e banali come se avessimo tutto il tempo del mondo, ma non ce l'abbiamo."

"Nell'arco di una vita passiamo sei mesi in coda ad aspettare. [...] Sei mesi sono un bel pezzo di vita. Ed è solo il tempo in cui stiamo in coda; poi c'è quello in cui aspettiamo che l'acqua bolla, che il dottore ci riceva, che un sito si carichi, che il servizio clienti ci risponda, che il caffè esca, che il bambino si addormenti, che il traffico riprenda a scorrere, che ci venga in mente la parola giusta, che nostra figlia che non è mai stata così in ritardo varchi la soglia di casa, che il popcorn scoppi, che il ghiaccio si solidifichi, che la neve si sciolga."

"Avanziamo incespicando sulla strada della vita sperando di raccogliere frammenti di saggezza qua e là, ma nel frattempo siamo disorientati, confondiamo ciò che è urgente con ciò che è importante, ciò che è verboso con ciò che è profondo, ciò che ha successo con ciò che è bello."

"Nel nostro cuore noi persone silenziose sappiamo che la battaglia è persa. (...) qualunque silenzio ci sia, si tratta solo di un fenomeno esteriore: dentro la nostra testa i decibel sono comunque oltre il limite. È questo il problema delle vite di quieta disperazione: sono quiete solo dal di fuori."

"Non solo chi siamo determina ciò che vediamo, ma quello che vediamo determina ciò che siamo. Come dicono i VEDA: Ciò che vedi, diventi."

"Il mondo esiste, dicono (gli idealisti), ma come costrutto mentale, e solo quando lo percepiamo. Per usare un'altra analogia, si pensi alla luce del frigorifero: quando il frigo è aperto, è accesa, e per questo si potrebbe ritenere che lo sia sempre; ma è un errore, perché non si sa che cosa succede quando lo sportello è chiuso. Allo stesso modo, non sappiamo che cosa esiste al di là della capacità percettiva della nostra mente."

"Perdiamo gli oggetti da un momento all'altro, ma l'esperienza della perdita è graduale; ci vuole tempo per accettare che le chiavi della macchina, il portafogli o il cuore non sono soltanto in un posto che non è il solito, ma che hanno attraversato quell'invisibile baratro che separa gli oggetti che possediamo da quelli che abbiamo posseduto. La non esistenza ci terrorizza, abbiamo bisogno di tempo per prenderne atto."

"Desiderare qualcosa è volere qualcosa da esso. Pensiamo che il problema stia nell'oggetto del nostro desiderio, quando in realtà il problema è il soggetto, l'Io; può sembrare che desiderare qualcosa sia prestargli attenzione, ma è un'illusione; siamo presi dal nostro desiderio per l'oggetto, non dall'oggetto in sé. Un tossicodipendente non desidera l'eroina, ma la sensazione che gli dà assumerla e il concomitante sollievo di non sentirne più la mancanza. Ciò che desidera è la libertà dal turbamento mentale, l'atarassia."

"La velocità, ho imparato, è nemica dell'attenzione. La rapidità frammenta la nostra consapevolezza, la riduce in un milione di pezzetti troppo piccoli per essere afferrati."

"Siamo -condannati a essere liberi- (Sartre). Aspiriamo alla libertà ma allo stesso tempo la temiamo, perché essere veramente liberi significa essere i soli responsabili della propria infelicità."



lunedì 29 maggio 2023

Il grande cielo

Alberto Rollo - Il grande cielo. Educazione sentimentale di un escursionista.

Leggendo questo libro si percepisce la forte connessione emotiva tra lo scrittore e la montagna, intesa come luogo ma soprattutto come "stile di vita" o "stile di pensiero". Una connessione nata ancor prima di frequentare i luoghi, nata sulla carta, alimentata dall'attesa, l'attesa di poter avere "le scarpe giuste". Ho assistito alla presentazione di questo libro, è stato molto piacevole. Rollo si occupa di libri da una vita e fonde le sue capacità letterarie alla passione per le terre alte. Ha un stile ricercato, che a volte mi richiama Erri De Luca.

"Come siamo poveri, quanto poco ci resta del tanto che abbiamo immaginato. Il Limidario, il Monte Elbrus, gli scarponi, la meraviglia di sapere che un giorno avremmo scavallato un passo o toccato una cima. Non ho mai smesso di immaginare. O forse ho smesso, e quell’eruttare di emozioni ha continuato a lasciare sedimenti, sui quali cammino sensibile al crocchiare che fanno sotto le suole."

"Da dove si guarda il cielo? Come si fa a guardare? Che cosa vediamo quando guardiamo?"

mercoledì 17 maggio 2023

Astenersi principianti

Astenersi principianti - Paolo Milone

Paolo Milone è uno psichiatra genovese che si è fatto conoscere nel mondo della scrittura con "L'arte di legare le persone". Ho avuto modo di ascoltarlo durante un festival dedicato alla letteratura, dove il tema era "il corpo", e dove ha presentato il suo libro "astenersi principianti". Milone è un uomo che ha avuto a che fare con le malattie mentali, col distacco dalla realtà e con la morte. Con questo libro centra un obiettivo importante: parlare alla gente della morte. Alleluia. Ho sempre mal sopportato il fatto che le persone schivino questo argomento. Perché non dovremmo parlare della morte se è l'unica cosa certa che ci attende? Come possiamo decidere come vivere se non abbiamo bene presente che stiamo tutti morendo? Paolo Milone decide di dedicare un libro alla vecchia signora, un libro fatto di frasi, poesie, brevi racconti. Parla della morte con delicatezza e trasporto, come qualcosa di sconosciuto ma tangibile, sempre presente nelle nostre vite (come alternativa imminente alla vita stessa). Sono rimasto colpito dalle tante affinità con ciò che penso del tempo e della percezione della realtà. Mi sento meno solo sotto questo punto di vista.

"Voi preferite vivere come se non esistessi: il vostro pensiero sta alla larga da me come il dito sta lontano dalla fiamma. Posso portare via una persona davanti ai vostri occhi e continuerete a far finta di non vedermi. Io per rispetto sono silenziosa, mi muovo piano lungo i muri. Ma voglio ugualmente chiederti: posso venire qualche volta a trovarti sotto il letto?"

"Se la morte è la fine della relazione con l’altro, non è che solitudine. Se la morte è anche la perdita di noi stessi, non è che il nulla. Della morte è questo che in certi giorni ci spaventa, in altri ci consola."

"Ogni giorno abbandoniamo qualcosa di noi come briciole sulla strada. In questo continuo commiato con noi stessi, si spiega perché talvolta ci intristiamo."

mercoledì 10 maggio 2023

L'uomo del labirinto

L'uomo del labirinto - Donato Carrisi

Ebbene sì, Carrisi è riuscito a fregarmi ancora. Mi ha portato giù nel "buio", in un intricato labirinto, fisico e mentale, mi ha fatto vedere una possibile soluzione, poi mi ha pugnalato con un inaspettato colpo di scena. E' un suo marchio di fabbrica, scopre le carte a poco a poco, e quando pensi di avere una buona mano, rimescola il mazzo. Lode a Carrisi!

"Lui è Dio là sotto, e decide se devi stare bene o male, se devi vivere oppure morire. E ti mette alla prova coi suoi giochi."


martedì 2 maggio 2023

Non è un'esercitazione

Il 21 Aprile ho avuto la fortuna, l'onore, il privilegio, di assistere al concerto di Roger Waters a Bologna. E' una tappa del tour "This is not a Drill", nonché l'occasione di salutare tutti e ritirarsi dalle scene. Sarebbe un peccato, perché Roger è un artista immenso e ha tanto da dire. Il tempo però incombe, l'età avanza e nonostante sia un ottantenne in ottima forma, prima o poi è necessario dire basta. Io non so, sarà che ho sempre amato i Pink Floyd, sarà che sostanzialmente mi trovo sempre d'accordo con i pensieri di Waters e le sue prese di posizione, sarà quello che volete, ma io in quelle due ore abbondanti di concerto sono morto e resuscitato almeno quattro volte. Una carica emotiva così non la sentivo da mai. Tutto il concerto è estremamente trascinante, si spazia dai ricordi al tempo che passa, dalla nostalgia alla consapevolezza, dalla rabbia alla rassegnazione. E' un concerto con una forte vena politica. Roger è incazzato con la feccia che governa il mondo, punta al dito contro i presidenti colpevoli di migliaia di morti in guerra, di soprusi e di calpestare i diritti umani in ogni angolo del pianeta in nome del dio denaro. Le immagini che scorrono sopra ai musicisti, in enormi schermi sono parte integrante della performance, sono angoscianti quando toccano la guerra e la povertà, sono sognanti quando riproducono i filmati di The Wall, e sono commoventi quando ripercorrono il passato musicale di Waters nei Pink Floyd e i suoi ricordi più intimi, personali. Un concerto bellissimo anche solo da ascoltare, ma meglio vederlo. Un concerto che a distanza di giorni ancora mi scuote, non riesco a scollarmelo di dosso. Spero veramente di non scordarlo mai.











martedì 25 aprile 2023

Le particelle elementari

Le particelle elementari - Michel Houellebecq

Houellebecq è dissacrante, contorto. Scava nel vissuto di due fratelli e nelle loro esperienze negli anni della rivoluzione sessuale, del femminismo, delle comunità hippy, anni spesi nella ricerca di una presunta libertà. Un libro che parla di tutto, della vita, delle emozioni, delle delusioni, dell'unione, delle separazioni, della bassezza degli uomini, della superiorità femminile, di sesso, dell'impossibilità di trovare un senso alle nostre scelte. L'uomo è un animale animato dal bisogno di capire il mondo, capace di dedizione e abnegazione, ma allo stesso tempo vittima dei suoi istinti, della spasmodica ricerca del piacere. Una scrittura che si avvicina molto ai post-modernisti americani (penso a Wallace, De Lillo, Pynchon...).

"Per l’occidentale contemporaneo, anche quando goda di buona salute, il pensiero della morte costituisce una sorta di rumore di fondo che si insinua nel suo cervello man mano che progetti e desideri vanno sfumando. Con l’andar del tempo, la presenza di tale rumore si fa sempre più invadente; la si può paragonare a un brusio sordo, talvolta accompagnato da uno schianto. In altri tempi, il rumore di fondo era costituito dall’attesa del regno del Signore; oggi è costituito dall’attesa della morte. Così è."

"Un mondo composto di femmine sarebbe stato infinitamente superiore, sotto tutti i punti di vista; si sarebbe evoluto più lentamente ma con regolarità – senza ripiegamenti e senza nefasti ritorni al passato – verso uno stato di felicità comune."

"Probabilmente è questo, la vecchiaia: le reazioni emotive si smorzano, si conservano pochi rancori e poche gioie; si bada soprattutto al funzionamento degli organi, al loro equilibrio precario."

"È difficile immaginare un essere più cretino, più aggressivo, più insopportabile e odioso di un preadolescente, soprattutto quando sia in compagnia di altri maschi della sua età. Il preadolescente è un mostro e un imbecille, il suo conformismo è quasi incredibile; il preadolescente sembra la cristallizzazione improvvisa, malefica (e imprevedibile, se si pensa al bambino adorabile da cui deriva) di ciò che c’è di peggio nell’uomo. Come si può, allora, mettere in dubbio che la sessualità sia una forza assolutamente maligna? E come fanno le persone a sopportare di vivere sotto lo stesso tetto con un preadolescente? La mia tesi è che ci riescano soltanto perché la loro vita è assolutamente vuota."

"L'uomo non è fatto per accettare la morte: né la propria né quella altrui."

"Quali che siano le caratteristiche di coraggio, di sangue freddo e di humour che uno può sviluppare durante la propria vita, si finisce sempre e comunque con il cuore spezzato. E a quel punto si smette di ridere. Alla resa dei conti rimangono sempre e soltanto solitudine, freddo e silenzio. Alla resa dei conti non c'è altro che la morte."


venerdì 31 marzo 2023

L'ipotesi del male

L'ipotesi del male - Donato Carrisi.

L'ipotesi del male è il secondo romanzo della serie che ha come protagonista Mila Vasquez, poliziotta fuori dagli schemi, personaggio con un passato doloroso, in lotta coi suoi fantasmi e con nuove barbarie umane. Come nel precedente "Il Suggeritore" la trama è complessa e intricata. Molte cose troveranno spiegazione, anche se all'inizio siamo spiazzati dagli eventi. Ciò che non si spiega sono le brutalità di cui sono capaci gli esseri umani. La tensione che si respira in questo romanzo è, se possibile, superiore a quella che si prova leggendo "Il suggeritore". E' un thriller bellissimo, molto cinematografico, ben scritto.

Sarò ripetitivo, ma devo confermare che Carrisi è proprio bravo. Ti stuzzica e ti tiene attaccato alla storia. Ti fa sentire l'odore dei morti, la paura, e allo stesso tempo di incuriosisce e fa leva sul tuo voyerismo, sulle perversioni che si nascondono dentro ognuno di noi. Secondo me Donato è un po' serial killer...forse lo siamo un po' tutti.

"...l’ incantesimo dell’ unica forza in grado di sconfiggere il potere del tempo: la morte."

"È dal buio che vengo, ed è al buio che ogni tanto devo ritornare."

"L’ infelicità degli altri ci interessa solo quando riflette la nostra."

lunedì 20 marzo 2023

Buchi Bianchi

Buchi bianchi - Carlo Rovelli

Io ho veramente un debole per i testi divulgativi di fisica teorica. La fisica teorica è la filosofia del nuovo millennio. Hawking è stato il mio primo grande amore. Anche altri, ma tendo a preferire chi è in grado di mischiare dati e formule con vita vissuta, emozioni, arte. Un bravo divulgatore è questo, altrimenti ci troveremmo in mano pubblicazioni scientifiche che solo chi ha una preparazione matematica avanzata può capire. Lo stesso Rovelli si scusa nel testo per utilizzare a volte un linguaggio "non per addetti ai lavori", preferendo un linguaggio che possa portare chi non ha studiato fisica a immaginare e comprendere grandi cose. Per me Rovelli è un bravo divulgatore, leggendo i suoi libri si spazia molto tra scienza, arte e filosofia. D'altro canto le domande che spingono i filosofi, e quindi tutto il genere umano, sono le stesse che spingono i fisici. Dopo aver letto "Sette brevi lezioni di fisica", "L'ordine del tempo" e "Helgoland", ho acquistato questo suo nuovo lavoro appena è uscito in libreria, con la fame di immergermi ancora una volta nell'infinito. E quello che succede è proprio questo, ve lo garantisco. Vi giuro che leggere questi libri vi fa venire voglia di rivedere la scala delle vostre priorità. Vi cambia la vita, è inevitabile. Vi mette di fronte al fatto che non tutto è come sembra. E come sembra a me non è come sembra a te. E il tempo per me scorre in modo diverso di come scorre per te, ma incredibilmente vediamo le stesse cose e le vediamo solo come memorie del passato. Sempre che esista una differenza tra passato e futuro... (spoiler: esiste). Ancora una volta, come negli altri libri di Rovelli, il fulcro è in tempo e il suo significato. Qui parliamo di buchi neri e buchi bianchi, di cose maestose, spaventose, ma tutto poi confluisce nel mistero della relatività del tempo. E Rovelli ci suggerisce qualche modo per tentare di capire perché il tempo "scorre" e tutto è stranamente convincente. Nel cercare di capire il cosmo, cerchiamo di capire noi, che ne facciamo parte. E' questo che ci scordiamo sempre: guardiamo le cose come se noi non ne facessimo parte, da fuori. Allora forse il tempo esiste e scorre solo perché senza questa corsa verso il riequilibrio del tutto, noi non potremmo esistere e non potremmo chiederci perché il tempo scorre in una direzione. Le ultime pagine di questo libro sono poesia, fanno torcere le budella, fanno piangere. Posso solo ringraziare chi le ha scritte.

Qualche frase presa qua e la nel libro:

"Il salto al di là della fine del tempo prevista dalla relatività generale può succedere: è previsto dalla teoria quantistica, che ne determina le esatte caratteristiche quantitative. È un vero salto, come tutti i salti quantici: una rottura di continuità. Una momentanea frattura del continuo spaziotemporale. E purtuttavia è catturato e descritto dalle equazioni che abbiamo. Le equazioni della gravità quantistica descrivono un mondo più ricco di un semplice continuo spaziotemporale."

"Non c’è altro, nel salto, che un lago di luce... e vola al di là dello spazio e del tempo."

"Perché passato e futuro sono così diversi? Perché ricordiamo il passato e non il futuro? Perché possiamo decidere cosa fare domani, ma non cosa abbiamo fatto ieri? Le risposte a queste domande, che mi affascinano e su cui ho continuato a lavorare negli ultimi anni, sono sottili e finiscono col coinvolgerci da vicino."

"Serve umiltà infinita per non fidarsi di se stessi."

"Il motivo per cui ricordiamo il passato, e non il futuro, sta interamente nel fatto che l’universo era più lontano dall’equilibrio in un momento del passato di quanto non lo sia ora. [...] Prima o poi, ogni memoria svanisce, cancellata dal logorio del tempo. Prima o poi, delle nostre orgogliose civiltà, di quanto abbiamo capito, e delle parole di un libro come questo, delle nostre polemiche, delle disperate passioni e dei nostri amori non resterà più traccia alcuna."

"La direzione del tempo è questo equilibrarsi delle cose. Questo andare verso l’equilibrio. Un fenomeno accidentale, dovuto al particolare stato di cose nel tempo che chiamiamo passato. È un fenomeno di prospettiva, perché riguarda la descrizione macroscopica del mondo e dipende dalle variabili macroscopiche usate per descriverlo. Ma i fenomeni di prospettiva possono essere maestosi. Il ruotare del sole, della luna e delle stelle attorno a noi ogni giorno è un fenomeno di prospettiva – le stelle e il sole di per sé non ruotano: non per questo il ruotare del cielo è meno maestoso. Così è maestoso, lo scorrere cosmico del tempo."

"Facciamo sempre l’errore di pensarci diversi dal mondo attorno a noi, pensiamo di guardarlo dal di fuori. Ci dimentichiamo che siamo come le altre cose. Che guardiamo le cose essendo come loro."

domenica 12 marzo 2023

Teddy

Teddy - Jason Rekulak

Un bel thriller. Facile e veloce da leggere, ma molto appassionante. Edizione molto bella, con carboncini di Will Staehle e Doogie Horner. I disegni fanno parte della trama e accompagnano la lettura, davvero una bella trovata. Molto "visivo", cinematografico... Un sapore molto americano. Infatti credo ne trarranno un film o una serie Netflix.

"È così difficile fare qualcosa se ti dicono che è l'ultima cosa che farai."

martedì 28 febbraio 2023

Memento Mori

 I Depeche Mode e la voce di Dave Gahan mi hanno accompagnato per tutta la vita, tra alti e bassi. Ascolto molte cose diverse e da quando ero ragazzo ho spaziato tra rock duro, jazz, pop, grunge, fusion, metal e tanta progmusic degli anni 70. In tutto questo caos, che è poi la colonna sonora di una vita, ogni tanto rispuntano i Depeche Mode e periodicamente mi riascolto loro vecchi brani e ogni volta ti sciolgono. Nel 2022 muore Fletcher e nel 2023 i due rimasti pubblicano un nuovo album dal titolo perentorio "Memento Mori". E io sono qua, come dieci anni fa e come venti o trenta anni fa, e sto qui ad aspettare con ansia di entrare nel negozio di dischi e comprare il disco nuovo. Nel frattempo ascolto il primo estratto, ghosts again, e lo trovo bellissimo:



domenica 26 febbraio 2023

L'amore del bandito

L'amore del bandito - Massimo Carlotto

Continuo la saga di Marco Buratti, alias Alligatore. Nuovi malavitosi dell'est contro un gangster "all'antica". Un consiglio: mai toccare la donna del vecchio Rossini. 

Settimo capitolo della saga noir dell'alligatore, una serie che mi ha preso tantissimo.

Il maestro di nodi

Il maestro di nodi - Massimo Carlotto

Questa volta Marco Buratti e i suoi poco raccomandabili amici sono sulle tracce di un sadico "maestro". Siamo nel mondo del sadomaso e delle passioni proibite, perversioni spinte all'estremo, fino ai più tragici epiloghi. C'è la contrapposizione tra chi, attraverso la sottomissione e la dominazione, ha deciso di rinunciare alla propria libertà e chi, come i nostri protagonisti, conosce la privazione della libertà imposta dalla galera. I tormenti dell'Alligatore ci incuriosiscono e i libri della serie sono sempre piacevoli se amate le storie senza speranza. See you later, Alligator!

giovedì 16 febbraio 2023

Sillogismi dell'amarezza

Sillogismi dell'amarezza - Emil Cioran

In questa raccolta di frasi, aforismi/sillogismi, Cioran sentenzia e taglia come un rasoio. Alcune frasi suonano come poesie, altre come condanne. Ne riporto alcune, sulle quali ci sarebbe tanto da riflettere...o forse no.

"Il pessimista deve inventarsi ogni giorno nuove ragioni di esistere: è una vittima del «senso» della vita."

"Non c’è salvezza se non nell'imitazione del silenzio. Ma la nostra loquacità è prenatale. Razza di parolai, di spermatozoi verbosi, noi siamo chimicamente legati alla parola."

"Quasi tutte le opere sono fatte con sprazzi di imitazione, brividi appresi ed estasi plagiate."

"Per punire gli altri di essere più felici di noi, inoculiamo loro, in mancanza di meglio, le nostre angosce. Perché i nostri dolori, ahimè, non sono contagiosi."

"Obiezione contro la scienza: questo mondo non merita di essere conosciuto."

"Come si può essere filosofi? Come avere la sfacciataggine di affrontare il tempo, la bellezza, Dio e tutto il resto?"

"Migliaia di volte mi sono ritirato in quel ripostiglio che è il Cielo, migliaia di volte ho ceduto al bisogno di soffocare in Dio."

"Fra la Noia e l’Estasi si svolge tutta la nostra esperienza del tempo."

"Vago attraverso i giorni come una puttana in un mondo senza marciapiedi."

"Niente ci lusinga quanto l’ossessione della morte; l'ossessione, non la morte."

"Vivo solo perché è in mio potere morire quando meglio mi sembrerà: senza l'idea del suicidio, mi sarei ucciso subito."

"Nel bel mezzo di studi più che seri, scoprii che un giorno sarei morto: la mia modestia ne fu scossa. Convinto che non mi restasse più niente da imparare, abbandonai gli studi per mettere il mondo al corrente di una così notevole scoperta."

"Perché frequentare Platone, quando un sassofono può farci intravedere altrettanto bene un altro mondo?"

"Non c’è musica vera che non ci faccia palpare il tempo."

"Soltanto i popoli falliti si avvicinano a un ideale «umano»; gli altri, quelli realizzati, portano le stigmate della loro gloria, della loro dorata bestialità."

giovedì 2 febbraio 2023

Of The New Day

Dopo anni Steven Wilson torna a fare un disco con i Porcupine Tree e non si resta delusi. Sono di parte, lo ammetto. Wilson ha firmato alcuni tra i dischi che preferisco e con il nuovo Closure/Continuation rispolvera le sonorità dei Porcupine, mescolando malinconia ed energia. Un rinascita, come nel secondo brano del disco, "Of the new day", una ballata con continui cambi di ritmo, molto toccante. In più i Porcupine possono contare su uno dei migliori batteristi in circolazione (secondo me): Gavin Harrison. Un disco da ascoltare.



martedì 31 gennaio 2023

La casa delle luci

Donato Carrisi - La casa delle luci.

Terzo libro con protagonista Pietro Gerber, psicologo infantile, meglio conosciuto come "l'addormentatore di bambini". Storia accattivante, tensione sempre alta e quella voglia di riempire tutte le caselle vuote e incastrare tutti i pezzi del puzzle, così tipica dei libri di Carrisi. Qualcosa resta sempre in sospeso, ma a me piacciono i libri così... in parte irrisolti. Scrittura essenziale, diretta e molta suspense. Carrisi e' sempre bravo. Lo consiglio senza tentennamenti. Unica attenzione: meglio leggere i libri in fila, ci sono richiami a quelli precedenti. Non sono essenziali ma aumentano il godimento.

"La fine del mondo inizia sempre con uno scricchiolio."

"Solo i bambini pensano che gli adulti siano migliori di loro e che crescendo si diventi più saggi o più rispettosi. Nessuno cambia con gli anni, si diventa solo più abili a nascondere i difetti."

"Arimo."

giovedì 19 gennaio 2023

Il processo

Il processo - Franz Kafka

E' il secondo romanzo di Kafka, anche questo incompiuto. Incompiuto come lo scrittore, incompiuto come la sua vita, incompiuto come la vita di tutti noi.

Il processo e la condanna a K. sono il processo e la condanna a tutta l'umanità. Ciò che è successo a K. è quello che succede a ognuno di noi: siamo giudicati, condannati e moriamo. 

Non sappiamo come e perché veniamo giudicati e non sappiamo di cosa siamo accusati. Sappiamo di essere condannati a morte, solo questo sappiamo.

"Per chi è sospettato, è meglio il moto alla quiete. Perché chi sta fermo può sempre, anche senza saperlo, stare sul piatto di una bilancia ed essere pesato con i suoi peccati."

"Vuoi dunque perdere il processo? Sai questo che significa? Significa che sarai semplicemente cancellato."

giovedì 5 gennaio 2023

Il suggeritore

Il suggeritore - Donato Carrisi

Un thriller intricato, molto "visivo".  Leggendolo si ha l'impressione di assistere a film come "Seven", "Silence of the lambs" o altri. Il libro è il primo successo di Carrisi, tradotto il tutto il mondo, un successo meritato. Carrisi è attento ai dettagli, la trama è molto (a volte troppo) ricca di sorprese, la suspense è sempre alta, non ci si schioda dalla lettura. In parte ispirato a fatti realmente accaduti, il romanzo è avvincente e inquietante. Assolutamente consigliato per gli amanti del genere.

"I bambini non vedono la morte. Perchè la loro vita dura un giorno, da quando si svegliano a quando vanno a dormire."

"La morte, specie se violenta, esercita uno strano fascino sui vivi. Davanti a un cadavere diventiamo tutti curiosi. La morte è una signora molto seducente."

"Il dolore non esiste, come tutta la gamma delle emozioni umane d'altronde. E' solo questione di chimica. L'amore è questione solo di endorfine. Siamo solo macchine di carne."