mercoledì 24 febbraio 2021

The Future Bites

Esce finalmente a Febbraio 2021 il nuovo lavoro di Steven Wilson. Si cambia rotta o, meglio, si prosegue un cambiamento di genere già evidente nel precedente To The Bone. Sonorità più elettroniche e ritmate, un sentore di Talk Talk e di qualcosa anni 80. Ma nonostante siano accantonate le chitarre, è Wilson, si sente. E mi piace, perché in ogni pezzo c'è pathos e un filo di disperazione immerso nel giocoso mondo del "marketing". E' di questo che parla il disco, della nostra schiavitù commerciale, del mondo in cui siamo immersi ormai reso un enorme luogo di compravendita. Tutto è misurato col denaro e siamo tutti schiavi dei finti bisogni. Compriamo immagini di felicità e vendiamo la nostra immagine sui social network, al netto della vita vera (se ne esiste una). Steven Wilson è un grande artista, riesce sempre a farsi ascoltare con curiosità, spaziando fra i generi. Ho sempre apprezzato i Porcupine Tree e ora apprezzo il suo lavoro solista allo stesso modo.

The Stand

L'ombra dello Scorpione - Stephen King

Nonostante l'impegno richiesto dalle 1400 pagine circa della nuova edizione integrale di questo classico di King, credo che leggerlo sia veramente valsa la pena. Non ho letto moltissimo di King, quindi ci vado piano con i giudizi o le classifiche (che per altro odio), ma credo che questo romanzo sia tra i più belli ed epici da lui scritti. Intricato, appassionante, ricco di suggestioni, di immagini... non puoi fare altro che caderci dentro e sentirti parte di quelle pianure deserte, di quel mondo morto e di una lotta eterna. Un romanzo che trascende il genere horror e secondo me può essere considerato un classico della letteratura del novecento. King riesce a mettere insieme e fondere con perizia la storia di un mondo distrutto e spopolato da una tremenda pandemia, l'angoscia dell'abbandono, la solitudine, con il racconto dell'eterna lotta tra bene e male, tra luce e buio, tra una donna buona e un uomo demoniaco. Riesce a tenere alta l'attenzione e la suspense per tutta la durata del libro, e non è poco. Scrittura pulita, scorrevole ma profonda. Stephen King al suo meglio.