lunedì 25 maggio 2020

La mattina dopo

La mattina dopo - Mario Calabresi

Mario Calabresi scrive un libro veloce, fatto di alcune storie, qualcuna personale, qualcun'altra raccontata. E' un libro che scorre via rapido ma ha una sua profondità. Il comune denominatore dei racconti è il concetto di "mattina dopo", ed è molto interessante. In effetti, come dice Calabresi, la nostra storia è solcata da "mattine dopo". La mattina dopo un lutto, la mattina dopo una grossa delusione, la mattina dopo un importante scoperta, la mattina dopo un divorzio, la mattina dopo la realizzazione di un sogno. E, aggiungo io, la mattina dopo l'aver realizzato che dobbiamo morire. Cosa resta la mattina dopo? Da dove si riparte?

giovedì 21 maggio 2020

Laura è la chiave


Finito. Credo che mi riprenderò tra qualche mese, o forse mai più. Ho sognato un posto che si chiama Twin Peaks, un luogo dove puoi sognare ed essere sognato.
La terza stagione della creatura di David Lynch è talmente complessa da far passare le prime due stagioni come acqua di rose. Se ci sembrava complesso dare un senso a quello che accadeva nella seconda stagione, sembrerà impossibile anche solo avvicinarsi a un barlume di razionalità in questa terza stagione. D'altronde non è previsto che a tutto si possa dare una spiegazione, probabilmente non ve la saprebbe dare nemmeno Lynch. Questo non significa che non si capisca nulla, ci sono vari indizi che ci traghettano nella visione a più dimensioni di Lynch. Come per le prime stagioni la storia alterna eventi delle vita reale (reale?) a incontri con i personaggi che popolano le "logge". In questa terza stagione si aggiunge uno sdoppiamento temporale. Non spoilero nulla, dico solo che alla fine, con un po' di attenzione ai dettagli e alle immagini, si possono mettere insieme un po' di pezzi e farsi un'idea del puzzle. Dico "farsi un'idea" perché molte cose restano sospese, incomprensibili, interpretabili in vari modi...così com'è la vita. Molti personaggi compaiono e scompaiono, apparentemente slegati dalla trama principale, e sicuramente molti non apportano elementi utili al nostro tentativo di capire. Tutti però hanno un ruolo nel creare un mondo dove la violenza e il male sono inevitabili, in quanto parte dell'uomo. La violenza gratuita e il male sono costantemente presenti: a volte sono davanti ai tuoi occhi, a volte non li vedi, ma sono sempre lì. Vale la pena lasciarsi trasportare dalle immagini, spesso surreali, dalla musica, che ha un ruolo importante, dal lento scorrere degli eventi, a volte talmente lento che assopisce, e non sforzarsi di voler dare un senso a tutto ad ogni costo. Ci sarà tempo per questo, più avanti, o più indietro... "Ma che anno è questo?"


mercoledì 13 maggio 2020

Educazione Siberiana

Nicolai Lilin - Educazione Siberiana
E' un libro ambientato nella comunità criminale di origine siberiana insediata in Transistria e sulla formazione e iniziazione di un giovane ai principi della tradizione criminale. I ragazzi vivono la loro adolescenza tra crimini, risse e coltelli, imparando dai vecchi le regole della "onesta criminalità". E' un paradosso, in parte assimilabile alle regole non scritte della mafia italiana. Il ragazzo dovrà provare sulla sua pelle le botte, la prigione, la violenza, la rabbia, la paura, prima di rendersi conto che forse la vita non rispetta le regole dell'educazione siberiana. Non so quanto c'è di autobiografico in questo romanzo. Da quel che ho capito, molte sono esperienze personali, altre sono racconti di storie vissute, più o meno romanzate dallo scrittore. E' un libro che si lascia leggere con facilità e alla fine, quanto il protagonista da un'occhiata al mondo "normale", ti lascia l'amaro in bocca.