mercoledì 6 settembre 2023

Saremo fantasmi


Il 2023 mi ha portato due grandi concerti, dopo tanti anni che non ne vedevo uno. Il primo è stato quello di Roger Waters, di cui ho già scritto. Il secondo, in piena estate, quello dei Depeche Mode tornati sul palco dopo la morte di Fletcher. I DM sono uno di quei gruppi che mi ha accompagnato a fasi alterne per tutta la vita. Ho iniziato ad ascoltarli a 17 anni, quando è uscito Music For The Masses, acquistato in cassetta. Poi li ho persi e ripresi più volte, ogni volta che usciva un nuovo disco. Ho sempre voluto vederli dal vivo e non l'ho mai fatto. E finalmente quest'anno ho coronato questo desiderio allo stadio di Bologna. Sono andato con mia figlia, vent'anni, orgoglioso che anche a lei piacciano la voce suadente di Dave Gahan e le atmosfere elettroniche dei Depeche. Si vede che averle fatto ascoltare tanta musica da bambina l'ha influenzata positivamente. Il concerto è bellissimo e passiamo tutta la seconda parte a cantare e ballare. A cinquantadue anni non mi ci vedo più, ma chissenefrega. Sono tornato ragazzo e l'emozione è tanta. Tanti ricordi e tante nuove canzoni. Su tutto aleggia questo senso di precarietà che è la nostra vita. E' una "tristezza gioiosa" quella del nuovo disco (MementoMori) un rassegnarsi positivamente, ma non senza sofferenza, alla morte che ci sta sempre di fianco. Bellissimo concerto.

 








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