mercoledì 6 novembre 2019

Spaziotempo, wormhole e tesseratti

Se vi è piaciuto Interstellar di C.Nolan (e sono sicuro che se lo avete visto vi è piaciuto), vi consiglio vivamente questo volume di Kip Thorne, fisico teorico di fama internazionale, che ha collaborato alla realizzazione del film, curando l'approccio del film alla scienza. A differenza della stragrande maggioranza dei film Sci-Fi, Interstellar si propone come una pellicola sì fantascientifica e ambientata nel futuro, ma plausibile e fedele alle conoscenze scientifiche attuali. Grazie anche all'apporto di Kip Thorne il film mostra immagini fedeli a quello che ci dovremmo aspettare di vedere nei pressi di un buco nero o di un wormhole. Le immagini sono state costruite con cura, tenendo conto delle leggi che governano le particelle quando la curvatura dello spazio-tempo è estrema. Il libro è accessibile a tutti, con pochi passaggi un po' ostici che richiedono maggiore concentrazione e impegno, ma ne vale la pena. Si parla della possibilità di viaggiare nello spazio e di sfruttare la potenza dei buchi neri. Persino la parte finale del film, la più complessa e difficile da accettare (per intenderci quella in cui il protagonista ha a che fare con il tesseratto) trova in questo libro una spiegazione plausibile. E' vero che ci muoviamo nel campo delle ipotesi e che queste ipotesi sono talmente estreme che non è possibile verificarle, ma è altrettanto vero che lo facciamo utilizzando le conoscenze che abbiamo e rimanendo nel campo del "possibile". Per me questo film è stata una rivelazione, è bellissimo. Non potevo sottrarmi a questa lettura.

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