lunedì 12 settembre 2022

OHIO

Ohio - Stephen Markley

Primo romanzo di questo scrittore. Dico subito che mi è piaciuto. Stephen Markley mi è parso un grande narratore contemporaneo, moderno, attuale, radicale, giovane. Il libro è un salto nell'America rurale contemporanea: ragazzi di provincia che frequentano il liceo in cerca di riscatto, poi di nuovo loro, qualche anno dopo, a risvegliare vecchi fantasmi e vecchi ricordi, rancori, rapporti irrisolti. Nessuno si salva. Si passa dai drammi dell'adolescenza alle delusioni e disillusioni dell'età adulta, senza un reale controllo su cosa ti capita. Markley va a ruota libera e parla di politica, sesso, droga, omosessualità, guerra, amore, violenza ed esperienze vissute "a tavoletta". Parla della gioventù e di quell'età che ti fa prendere tutto quello che viene senza riflettere, di quegli impulsi che ti spingono a ingurgitare la vita. Qualcuno ne esce segnato per sempre, qualcuno non ne esce. Il passato non si cancella, resta dentro di te. Anzi no, è te. E se pensi di poter decidere della tua vita ti sbagli, è un'illusione.

"Rimasero in silenzio per un po' contemplando il campo polveroso. [...] Sentì la stranezza di essere vivo e parte del tempo, la specificità della morte e il battito benedetto che ti accende nel polso."

"Difficile dire dove finisca questa storia o come sia cominciata, perché una delle cose che alla fine imparerete è che il concetto di linearità non esiste. Esiste solo questo sogno collettivo scatenato, incasinato, incendiario in cui nasciamo, viaggiamo e moriamo tutti."

"Lo spicchio di luna scintillava e si rifletteva sull’acqua, donando uno splendore incandescente alle foglie in cima agli alberi, come se avessero impastato un colore con tutte le migliaia di lucciole vaganti e lo avessero steso su ogni minuscola tela. Il profilo del bosco, umido e netto contro la pozza nero-blu della notte. Le stelle e la luna a bagno nell’infinito. A Dan venne in mente che se avesse potuto spingere lo sguardo abbastanza lontano sarebbe riuscito a vedere dove finiva tutto e l’universo tornava un po’ alla volta nell’occhio di Dio."

"Cos’è la storia, se non una scelta della memoria. E cos’è la memoria, se non una resa infedele di sesso, morte, giustizia, assassinio, preghiera, avidità, speranza e amore. La memoria è duttile come l’anima."


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