lunedì 19 dicembre 2022

Estensione del dominio della lotta

Estensione del dominio della lotta - Michel Houellebecq

Il mio primo contatto con Houellebecq. La caduta di un uomo nell'apatia, la sua inutile lotta contro la noia, il non senso della vita, la depressione. La resa di fronte all'inutilità del tutto. 
Houellebecq ricorda un po' gli esistenzialisti, e un po' scrittori come De Lillo, Wallace, con quella prosa che vira improvvisamente dallo schietto e tagliente gergo dei giorni nostri alla ricercatezza letteraria di altri passaggi.
Leggerò altri suoi libri.

"Sotto i nostri, occhi il mondo si uniforma; i sistemi di telecomunicazione progrediscono; l'interno dei nostri appartamenti si arricchisce di nuovi congegni. Le relazioni umane divengono progressivamente impossibili, fatto che in proporzione riduce la quantità di aneddoti di cui si compone una vita. E a poco a poco appare il volto della morte, in tutto il suo splendore. Il terzo millennio si annuncia proprio bene."

"Ho vissuto talmente poco che ho la tendenza a immaginare che non morirò; si direbbe inverosimile che una vita umana si riduca a così poca cosa; si immagina, magari controvoglia, che prima o poi qualcosa dovrà pur succedere. Grosso errore. Una vita può benissimo essere al contempo vacua e breve. I giorni scorrono miseramente, senza lasciare traccia né ricordo; e poi, di colpo, si arrestano."


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