mercoledì 26 ottobre 2022

Yossl Rakover

Yossl Rakover si rivolge a Dio - Zvi Kolitz

Uno dei libri più corti che ho mai letto e uno dei più intensi. La breve storia narra di un uomo, un ebreo, che scrive una lettera nelle ultime ore della sua vita, rintanato in un edificio distrutto dai cannoni tedeschi nel ghetto di Varsavia. Per mesi è fuggito per le campagne, senza cibo, muovendosi di notte, nascosto di giorno, sotto i colpi dell'esercito nemico. Ha visto morire la moglie e uno a uno i suoi bambini, tra atroci sofferenze. Di questo periodo dice: "...la vita è una disgrazia, la morte una liberazione, l'uomo è un flagello, la bestia un ideale, il giorno è terrore, la notte sollievo." Quasi morto per inedia, attende il colpo finale, lottando fino alla fine. Si rivolge al suo dio e, sorprendentemente, non è in collera con lui per tutto ciò che ha dovuto subire e il massacro della sua famiglia. Non lo odia, lo sfida e lo rimprovera, la sua fede è incondizionata e rafforzata dai suoi patimenti. La normale reazione dell'uomo a una tale mattanza di innocenti è l'ateismo, e invece la fede dell'uomo nel suo dio diventa ancora più grande, è spiazzante, soprattutto per chi non non ha fede in alcun dio. Un saggio camuffato da racconto. Da leggere.


Nessun commento:

Posta un commento