lunedì 7 aprile 2025

Settembre Nero

Settembre Nero - Sandro Veronesi

Sandro Veronesi mi è sempre piaciuto, ho letto quasi tutti i suoi romanzi. Lo trovo un bravo narratore, uno scrittore capace di tirarti dentro una storia con molta semplicità. In questo libro racconta la storia di un adolescente e di accadimenti che lo turberanno e che cambieranno per sempre la sua vita. Lo fa con un linguaggio semplice e coinvolgente, mantenendo un alone di mistero che ci accompagna per tutto il romanzo. E' un libro pieno di nostalgia e chi ha passato i cinquanta, come me, troverà modo di sbloccare tanti ricordi della sua infanzia e dei giorni trascorsi nelle lunghissime estati lontani dalla scuola, senza la compagnia dei telefonini e del mondo digitale. Il protagonista è un ragazzo di dodici anni che dovrà fare la sua prima esperienza con i dolori veri della vita, con i sensi di colpa, e la bravura di Veronesi è proprio quella di tenere in bilico la storia, arricchirla di aneddoti e ricordi, senza che il lettore riesca a mettere a fuoco il nodo della vicenda, con la costante sensazione di un disastro imminente che non si palesa fino all'inaspettato epilogo. Un bel libro secondo me, una lettura leggera ma non scontata, una storia nostalgica e romantica.

domenica 16 marzo 2025

ORBITAL

Orbital - Samantha Harvey

Se questo libro dovessi definirlo con un solo aggettivo sceglierei poetico. E' una sorta di dichiarazione d'amore al nostro pianeta, quest’adorabile sfera, bizzarra e miracolosa. Che data la scarsità di alternative, è inconfondibilmente casa. Un luogo senza limiti, un gioiello sospeso, così sorprendentemente luminoso.
Sei persone orbitano intorno alla terra e sperimentano quello che è conosciuto come effetto "Overview", quell'insieme di sensazioni ed emozioni che provano gli astronauti quando vedono il nostro pianeta da fuori. Ci sono sensazioni contrastanti, la terra appare come fragile e insignificante quando ha come sfondo lo spazio nero e infinito, e allo stesso tempo è così unica, ricca di vita, ma soprattutto appare come una organismo unico, senza confini politici, senza tutte le divisioni imposte dagli uomini. Gli astronauti fluttuano senza peso, non per mancanza di gravità (alla loro distanza la gravità della terra è ancora forte), ma perché sono in una situazione di costante caduta libera, cadono senza schiantarsi, continuamente, come cadono le certezze, cadono le divisioni, le differenze. Gli astronauti sono indissolubilmente legati alla terra dagli affetti, i ricordi, gli amori, i lutti, ma sono allo stesso tempo fuori da questo mondo, sono altrove. Un libro che fa riflettere e sognare. Tra l'altro, proprio mentre leggevo questo libro, è uscito il nuovo disco di Steven Wilson, uno dei più interessanti musicisti del nostro tempo, che si intitola proprio "The Overview". Lo ascolto mentre leggo il libro ed è incredibile, due media diversi si intersecano scandagliando lo stesso fenomeno, questa sensazione che è un misto di paura, smarrimento ed estasi che si prova guardando il nostro pianeta. Provate.

"Con la microgravità le arterie diventano più spesse e dure, e il muscolo del cuore si indebolisce e si restringe. Lo spettacolo dello spazio che gonfia d’estasi quei cuori, al contempo li avvizzisce."

"Questa cosa ospita noi umani, tutti presi a lucidare le lenti sempre più grandi dei nostri telescopi, che ci ricordano quanto siamo sempre più piccoli. E noi restiamo lì a bocca aperta. E con il tempo arriviamo a capire che non solo siamo ai margini dell’universo, ma che è un universo di margini, che non c’è un centro, solo un ammasso vertiginoso di cose danzanti, e che forse tutto il nostro sapere consiste in una conoscenza elaborata e in continua evoluzione della nostra estraneità, uno smantellamento dell’ego attraverso gli strumenti dell’indagine scientifica fino a che quell’ego non sarà ridotto a un edificio in rovina da cui filtra la luce."

"Forse la natura di tutte le cose è la precarietà, l’esistenza è un vacillare in equilibrio su una capocchia di spillo, un allontanarsi dal centro un centimetro dopo l’altro come facciamo nella vita, mentre arriviamo a capire che la sconcertante enormità della nostra insignificanza è una tumultuosa offerta di pace sballottata dalle onde."

"Il pianeta è plasmato dall’incredibile forza dell’avidità dell’uomo, che ha cambiato tutto, le foreste, i poli, le riserve, i ghiacciai, i fiumi, i mari, le montagne, le coste, i cieli. Un pianeta modellato e disegnato dall’avidità."


domenica 9 marzo 2025

Siamo ciò che vediamo?

La mente allargata - Riccardo Manzotti

In questo saggio Manzotti, al quale innanzitutto riconosco una grandissima capacità di oratore avendolo ascoltato a una presentazione di questo libro, ci propone una teoria coraggiosa, difficile da accettare, ma in grado di conquistare l'attenzione di chi legge. Io l'ho apprezzato, e la proposta di Manzotti mi ha anche parzialmente convinto. Dico parzialmente perché qui andiamo a toccare il fondamento stesso della nostra esperienza nel mondo, l'essenza stessa della vita. Non è facile accettare in toto ciò che Manzotti ha da proporci, perché scardina molti concetti che diamo per acquisiti, accettati, quasi scontati: l'io, la nostra mente, la nostra anima. Semplificando molto, la teoria della "mente allargata" elimina il "terzo incomodo" se così possiamo dire. Ci dice che la nostra coscienza non è colei che interpreta il mondo che esperiamo, ma è solo e unicamente proprio l'esperienza che viviamo in quel momento. Se interagiamo con un oggetto, la nostra esperienza è proprio quell'oggetto. Non esiste una nostra rappresentazione mentale di quell'oggetto. Non ci sono più tre protagonisti (noi, l'oggetto, la nostra rappresentazione mentale di quell'oggetto), ma solo due (noi e l'oggetto). La rappresentazione, o esperienza, è l'oggetto stesso. Di fatto quando diciamo "noi", non dobbiamo intendere in nostro corpo (che non è altro che un oggetto), e nemmeno un ulteriore entità (anima, spirito, mente) che è dentro di noi e fa una rappresentazione di ciò che vediamo. "Noi" siamo invece quell'insieme di interazioni che abbiamo in quel momento con il mondo che ci circonda, con l'oggetto che stiamo guardando. Siamo quella cosa. Nelle trecento pagine di questo saggio Manzotti motiva la sua idea rapportandola anche ai sogni, alle allucinazioni, ai ricordi, e proponendo una visione allargata del tempo presente. Ci spiega che "il passato è presente, tutto è qui e ora". E' complesso dire di più, bisogna leggere il libro che, nonostante tocchi argomenti non semplici, espone i concetti in modo chiaro. La teoria di Manzotti è difficile da accettare perché non è consolatoria. Raffredda gli animi, ci toglie il sogno, cancella la metafisica e ci ancora a terra. Tutto è fisico, punto. Perché non è facile accettare una teoria di questo tipo? Fondamentalmente, io credo, perché abbiamo paura della morte e sentiamo il bisogno di credere che ci sia qualcosa al di la del mondo fisico. Vogliamo avere una mente, uno spirito, qualcosa che esula dal mondo fisico e dalle sue regole, qualcosa che ci renda immortali. Io mi sento di consigliarne la lettura, è davvero interessante. Ognuno poi trarrà le sua conclusioni, è divisivo, proprio per i motivi che ho detto sopra.


lunedì 3 febbraio 2025

Un bagliore

Un bagliore - Jon Fosse

"Mi sentivo vuoto, come se la noia si fosse trasformata proprio in quello, in un vuoto. O piuttosto in angoscia, perché avvertivo dentro di me una specie di paura mentre, lo sguardo assente e fisso in avanti, vedevo come in un nulla. Dentro un nulla."

Un uomo di fronte all'inaffrontabile, nella scrittura ipnotica di Ion Fosse. Un breve romanzo, o racconto, che narra di un uomo che si perde nella fine di un nulla cosmico. A ognuno la sua interpretazione. A me è piaciuto, questo scrittore mi piace veramente tanto.


giovedì 30 gennaio 2025

La casa dei silenzi

La casa dei silenzi - Donato Carrisi

Intrattenimento puro. Come ho più volte scritto Carrisi è cintura nera di thriller. E' capace di tenerti incollato alla pagina per ore. Frasi asciutte, capitoli veloci, un'esca che ti sembra sempre di poter prendere ma che ti trascina sempre alla pagina successiva, mosso da irrefrenabile curiosità. Altra cosa certa è che alla fine ti farà incazzare, ti farà sentire come uno che ha una gran sete e finalmente trova un bicchiere d'acqua fresca e quando lo beve scopre che è salata e non riesce a dissetarsi. 
E' sempre molto godibile, vale per tutti i libri della serie delle "case", con protagonista Pietro Gerber, ma anche per tutti gli altri. Letteratura leggera, se volete chiamarla così, ma quando avete voglia di staccare la spina e volete immergervi in una storia appassionante e spaventosa non c'è niente di meglio.

"Il giorno in cui il destino ti busserà sulla spalla ti sembrerà uguale a tutti gli altri."


sabato 25 gennaio 2025

Aggiungi un posto a tavola

L'incredibile cena dei fisici quantistici - Gabriella Greison

Come ho già detto per "Ogni cosa è collegata", apprezzo della Greison la passione per la sua materia e un'innegabile capacità mediatica che le consente di rendere interessante e palpabile anche il concetto più complesso. Questo libro parla di una cena che si è svolta nel 1927 e che ha riunito i migliori fisici dell'epoca, in uno degli anni più frizzanti per la definitiva nascita della fisica dei quanti. Nonostante ogni tanto la Greison ci chieda un po' di impegno per capire a grandi linee di cosa stiamo parlando, il libro è alleggerito dagli aneddoti e dalle conversazioni che si svolgono durante quella famosa cena, dalle rivalità, i litigi, gli ammiccamenti e le manie di questi strani personaggi. Perchè se vuoi spiegare l'inspiegabile un po' strano lo devi essere! La meccanica quantistica è ampiamente provata e utilizzata nei nostri dispositivi elettronici. La meccanica quantistica è la fisica degli elementi che compongono la vita, o meglio la fisica dell'interpretazione della vita (vedasi Schopenhauer). Le teorie che governano la meccanica dei quanti sono la nuova filosofia, e forse un giorno si riusciranno a spiegare un po' di cose che ancora non ci permettono di legare pienamente questa teoria col mondo macroscopico, con la realtà che viviamo (percepiamo è più corretto). O forse no, forse non è possibile per l'uomo, che è parte del sistema, trovare una teoria del tutto, una matematica che spieghi tutto. Le nostre vite rimarranno probabilmente (probabilmente è la parola giusta in questo contesto quantistico) un guazzabuglio di vita vissuta/percepita, rappresentazione della vita e desiderio, sogno. Per fortuna.

"La meccanica quantistica nel microscopico ci ha condotto ad abbandonare la descrizione della fisica classica deterministica, per arrivare a una descrizione probabilistica in cui gli stati e le proprietà del mondo microscopico non sono determinati a priori e intrinsecamente, ma acquisiscono realtà solo se vengono misurati o se entrano in contatto con altri oggetti. Questo stravolge la descrizione di un mondo che fino al secolo scorso sembrava sensato e ragionevole."

I principi basilari su cui si basa la fisica quantistica sono:

1) Sia la luce sia le particelle che costituiscono gli atomi, e cioè gli elementi fondamentali che compongono la materia (quindi noi stessi e la realtà a noi manifesta) sono costituiti da minuscoli concentrati di energia detti quanti, che hanno una duplice natura: ondulatoria e corpuscolare. Precisamente a livello subatomico la materia presenta le caratteristiche tipiche delle onde e solo all’atto dell’osservazione assume un comportamento corpuscolare. Il primo a intuire la duplice natura della materia fu il matematico e fisico Louis de Broglie.

2) Le proprietà delle vibrazioni dell’onda quantistica furono descritte matematicamente dall’equazione d’onda di Schrödinger.

3) Non è possibile conoscere simultaneamente la velocità e la posizione di una particella quantistica, poiché quanto maggiore è l’accuratezza nel determinarne la posizione tanto minore è la precisione con la quale si può accertarne la velocità e viceversa. La suddetta proprietà è conosciuta come principio d’indeterminazione di Heisenberg. L’indeterminazione non dipende dai limiti dei nostri strumenti, che comportano necessariamente un’interazione più o meno grande con l’oggetto da sottoporre a misurazione, bensì rappresenta una caratteristica intrinseca della materia.

4) Se si fanno interagire due particelle per un certo periodo e successivamente vengono separate, quando si sollecita una delle due in modo da modificarne lo stato, istantaneamente si manifesta sulla seconda un’analoga sollecitazione a qualunque distanza si trovi rispetto alla prima. Si tratta del cosiddetto fenomeno dell’entanglement.


venerdì 24 gennaio 2025

Fire Walks With Me

DAVID LYNCH - 1946-2015

Se ne va una guida, un uomo che con la sua arte ha saputo suggerirci un modo diverso di guardare il mondo. Ogni emozione che sperimentiamo è frutto di una miscela tra la nostra percezione delle cose, il come le viviamo, il come vorremmo viverle, il come le ricordiamo e il come le sogniamo. Ora ti immagino seduto su una poltrona, in una stanza circondata da un'enorme tenda rossa, mentre ascolti le parole che ti vengono sussurrate all'orecchio da una splendida ragazza bionda.

Grazie David.

mercoledì 15 gennaio 2025

War Song

The Cure - War Song

Uno dei prezzi che preferisco dell'ultimo disco dei Cure (però cacchio... sono tutti belli) è questo, un brano che parla di conflitti, interiori ed esteriori, di guerra, dell'impossibilità per l'uomo di stare fuori dai conflitti, con se stessi e con gli altri. In questo pezzo io sento il pauroso incedere della guerra.

"No way out of this

No way for us to find a way to peace

We never found before

However we regret

All we will ever know is bitter ends

For we were born to war

For we were born to war" 

domenica 12 gennaio 2025

Il Castello

Il Castello - Franz Kafka

Termino, con "Il Castello", la lettura dei tre romanzi incompiuti di Kafka. Mi verrebbe da dire che non potrebbe essere diversamente, Kafka non è compatibile con il termine "compiuto". Nulla è maggiormente incompiuto delle sue storie, del suo personaggio/alter-ego K. I comuni denominatori dei tre romanzi (America, Il Processo e Il Castello) sono proprio da ricercare sotto la luce dell'incompiutezza. K. è sempre alla ricerca di una realtà tangibile, di regole comprensibili, ma sempre sopraffatto da una realtà inafferrabile, fumosa, intricata e soffocante. Il castello, presso il quale K. è stato assunto come agrimensore, risulta inaccessibile  e mano a mano che i tentativi del protagonista per venire a capo dell'intricata situazione si moltiplicano, si moltiplicano anche le domande senza risposta, si confondono interpretazioni e personaggi, molti dei quali assumono caratteristiche quasi caricaturali, poco decifrabili. Il castello non è più solo un luogo fisico da raggiungere, ma si trasforma in un'entità inafferrabile. Si avverte proprio un senso di impossibilità a dare un senso compiuto alle cose, a mettere un punto alla fine di un pensiero. Tutto si complica e si rimane imprigionati in una ragnatela di accadimenti e interpretazioni. La realtà è avvolta da una nebbia impenetrabile, dietro la quale forse non si nasconde nulla. E' la rappresentazione del dramma dell'uomo, che no riesce a trovare un significato compiuto alla propria esistenza. Da leggere.


sabato 28 dicembre 2024

Il futuro

Il futuro - Naomi Alderman

Il nuovo libro della Alderman è attuale, una distopia molto vicina, fin dalle prime pagine percepibile come imminente. Si parla di un futuro prossimo, alquanto prevedibile, dominato dalle aziende big-tech o big-data, un mondo dove il possesso dei dati e la possibilità di pilotare le persone costituiscono la chiave del potere. Non è forse già così? Il mondo deve fare i conti con i cambiamenti climatici  e la disfatta del nostro ecosistema e su questo scenario si sviluppa la storia di tre tra le persone più ricche e influenti del pianeta, costrette a subire le conseguenze del loro ego smisurato. Saranno gli uomini a trovare una soluzione per salvare il pianeta dal collasso o sono proprio gli uomini quelli "di troppo"?. Il libro mi è piaciuto e le parti più futuristiche/fantascientifiche sono ben inserite in un contesto molto vicino alla realtà che sperimentiamo ogni giorno, rendendo il tutto molto palpabile e credibile. E' un libro attuale, fresco, nel linguaggio e negli argomenti. Nella sostanza parla dello smisurato egoismo umano, della sete di potere, che nella nostra malnata società si traduce con il possesso di grandi quantità di denaro. La logica del potere, del dominio. Se ci sarà una causa all'estinzione della razza umana, sarà la nostra incapacità di affrancarci da questa logica.

"Non me ne importa più niente. Un giorno le stelle si spegneranno a una a una, come in quel racconto di Arthur C. Clarke, ma prima il sole diventerà una supernova e farà evaporare i mari e in fondo siamo solo una specie inutile e le specie vivono e muoiono, è questo che fanno. Non ci sarà un pubblico né il giudizio universale né un redentore vivente e alla fine dello spettacolo non verrà nessuno a dirci il nostro punteggio e cosa potevamo vincere. Nessuno ricorderà la razza umana o gli Stati Uniti o San Francisco"

"Tutte le cose importanti erano già qui prima di noi e resteranno qui anche dopo di noi. Gli animali si vogliono bene. Fanno fatica e cercano il piacere, si rilassano al sole e si confortano a vicenda, odiano e si vendicano. Gli animali vogliono bene ai loro piccoli. Se pensate di volere più di questo, vi state solo illudendo. Soffriamo di arroganza incurabile e prima veniamo spazzati via meglio è."