sabato 28 novembre 2020

Helgoland

Helgoland - Carlo Rovelli

"Non siamo che immagini di immagini. La realtà, inclusi noi stessi, non è che un tenue e fragile velo, al di là del quale...non c'è nulla."
Vorrei dire grazie a Carlo Rovelli, che è capace di condensare in brevi saggi (lo aveva già fatto con "sette brevi lezioni di fisica" e "l'ordine del tempo") una quantità enorme di concetti rendendoli accessibili a tutti e perché è capace di stravolgerti l'esistenza mettendoti di fronte a una devastante visione: la visione dell'intero universo, dell'intera realtà come un gioco di specchi. E ti lascia lì distrutto, a pensare che forse esisti unicamente in relazione a qualcos'altro e che tutto il mondo che conosci è solo un intreccio di interazioni senza fine. Quando finisci il libro, non hai capito molto di meccanica quantistica, sei confuso, ma sicuramente ti resta addosso quella sensazione di avere intuito qualcosa di grosso, un modo nuovo di vedere le cose, tutte le cose. Per usare ironicamente i concetti del libro, ti senti in una situazione di sovrapposizione quantistica di "ho capito tutto" e "ho capito nulla" ed entrambe le cose possono essere vere. Non so che parole usare per esprimere cosa si prova (un misto di eccitazione, depressione, stordimento?), posso solo consigliare a tutti di leggerlo questo libro. Leggetelo, vi prego.

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