giovedì 30 gennaio 2025

La casa dei silenzi

La casa dei silenzi - Donato Carrisi

Intrattenimento puro. Come ho più volte scritto Carrisi è cintura nera di thriller. E' capace di tenerti incollato alla pagina per ore. Frasi asciutte, capitoli veloci, un'esca che ti sembra sempre di poter prendere ma che ti trascina sempre alla pagina successiva, mosso da irrefrenabile curiosità. Altra cosa certa è che alla fine ti farà incazzare, ti farà sentire come uno che ha una gran sete e finalmente trova un bicchiere d'acqua fresca e quando lo beve scopre che è salata e non riesce a dissetarsi. 
E' sempre molto godibile, vale per tutti i libri della serie delle "case", con protagonista Pietro Gerber, ma anche per tutti gli altri. Letteratura leggera, se volete chiamarla così, ma quando avete voglia di staccare la spina e volete immergervi in una storia appassionante e spaventosa non c'è niente di meglio.

"Il giorno in cui il destino ti busserà sulla spalla ti sembrerà uguale a tutti gli altri."


sabato 25 gennaio 2025

Aggiungi un posto a tavola

L'incredibile cena dei fisici quantistici - Gabriella Greison

Come ho già detto per "Ogni cosa è collegata", apprezzo della Greison la passione per la sua materia e un'innegabile capacità mediatica che le consente di rendere interessante e palpabile anche il concetto più complesso. Questo libro parla di una cena che si è svolta nel 1927 e che ha riunito i migliori fisici dell'epoca, in uno degli anni più frizzanti per la definitiva nascita della fisica dei quanti. Nonostante ogni tanto la Greison ci chieda un po' di impegno per capire a grandi linee di cosa stiamo parlando, il libro è alleggerito dagli aneddoti e dalle conversazioni che si svolgono durante quella famosa cena, dalle rivalità, i litigi, gli ammiccamenti e le manie di questi strani personaggi. Perchè se vuoi spiegare l'inspiegabile un po' strano lo devi essere! La meccanica quantistica è ampiamente provata e utilizzata nei nostri dispositivi elettronici. La meccanica quantistica è la fisica degli elementi che compongono la vita, o meglio la fisica dell'interpretazione della vita (vedasi Schopenhauer). Le teorie che governano la meccanica dei quanti sono la nuova filosofia, e forse un giorno si riusciranno a spiegare un po' di cose che ancora non ci permettono di legare pienamente questa teoria col mondo macroscopico, con la realtà che viviamo (percepiamo è più corretto). O forse no, forse non è possibile per l'uomo, che è parte del sistema, trovare una teoria del tutto, una matematica che spieghi tutto. Le nostre vite rimarranno probabilmente (probabilmente è la parola giusta in questo contesto quantistico) un guazzabuglio di vita vissuta/percepita, rappresentazione della vita e desiderio, sogno. Per fortuna.

"La meccanica quantistica nel microscopico ci ha condotto ad abbandonare la descrizione della fisica classica deterministica, per arrivare a una descrizione probabilistica in cui gli stati e le proprietà del mondo microscopico non sono determinati a priori e intrinsecamente, ma acquisiscono realtà solo se vengono misurati o se entrano in contatto con altri oggetti. Questo stravolge la descrizione di un mondo che fino al secolo scorso sembrava sensato e ragionevole."

I principi basilari su cui si basa la fisica quantistica sono:

1) Sia la luce sia le particelle che costituiscono gli atomi, e cioè gli elementi fondamentali che compongono la materia (quindi noi stessi e la realtà a noi manifesta) sono costituiti da minuscoli concentrati di energia detti quanti, che hanno una duplice natura: ondulatoria e corpuscolare. Precisamente a livello subatomico la materia presenta le caratteristiche tipiche delle onde e solo all’atto dell’osservazione assume un comportamento corpuscolare. Il primo a intuire la duplice natura della materia fu il matematico e fisico Louis de Broglie.

2) Le proprietà delle vibrazioni dell’onda quantistica furono descritte matematicamente dall’equazione d’onda di Schrödinger.

3) Non è possibile conoscere simultaneamente la velocità e la posizione di una particella quantistica, poiché quanto maggiore è l’accuratezza nel determinarne la posizione tanto minore è la precisione con la quale si può accertarne la velocità e viceversa. La suddetta proprietà è conosciuta come principio d’indeterminazione di Heisenberg. L’indeterminazione non dipende dai limiti dei nostri strumenti, che comportano necessariamente un’interazione più o meno grande con l’oggetto da sottoporre a misurazione, bensì rappresenta una caratteristica intrinseca della materia.

4) Se si fanno interagire due particelle per un certo periodo e successivamente vengono separate, quando si sollecita una delle due in modo da modificarne lo stato, istantaneamente si manifesta sulla seconda un’analoga sollecitazione a qualunque distanza si trovi rispetto alla prima. Si tratta del cosiddetto fenomeno dell’entanglement.


venerdì 24 gennaio 2025

Fire Walks With Me

DAVID LYNCH - 1946-2015

Se ne va una guida, un uomo che con la sua arte ha saputo suggerirci un modo diverso di guardare il mondo. Ogni emozione che sperimentiamo è frutto di una miscela tra la nostra percezione delle cose, il come le viviamo, il come vorremmo viverle, il come le ricordiamo e il come le sogniamo. Ora ti immagino seduto su una poltrona, in una stanza circondata da un'enorme tenda rossa, mentre ascolti le parole che ti vengono sussurrate all'orecchio da una splendida ragazza bionda.

Grazie David.

mercoledì 15 gennaio 2025

War Song

The Cure - War Song

Uno dei prezzi che preferisco dell'ultimo disco dei Cure (però cacchio... sono tutti belli) è questo, un brano che parla di conflitti, interiori ed esteriori, di guerra, dell'impossibilità per l'uomo di stare fuori dai conflitti, con se stessi e con gli altri. In questo pezzo io sento il pauroso incedere della guerra.

"No way out of this

No way for us to find a way to peace

We never found before

However we regret

All we will ever know is bitter ends

For we were born to war

For we were born to war" 

domenica 12 gennaio 2025

Il Castello

Il Castello - Franz Kafka

Termino, con "Il Castello", la lettura dei tre romanzi incompiuti di Kafka. Mi verrebbe da dire che non potrebbe essere diversamente, Kafka non è compatibile con il termine "compiuto". Nulla è maggiormente incompiuto delle sue storie, del suo personaggio/alter-ego K. I comuni denominatori dei tre romanzi (America, Il Processo e Il Castello) sono proprio da ricercare sotto la luce dell'incompiutezza. K. è sempre alla ricerca di una realtà tangibile, di regole comprensibili, ma sempre sopraffatto da una realtà inafferrabile, fumosa, intricata e soffocante. Il castello, presso il quale K. è stato assunto come agrimensore, risulta inaccessibile  e mano a mano che i tentativi del protagonista per venire a capo dell'intricata situazione si moltiplicano, si moltiplicano anche le domande senza risposta, si confondono interpretazioni e personaggi, molti dei quali assumono caratteristiche quasi caricaturali, poco decifrabili. Il castello non è più solo un luogo fisico da raggiungere, ma si trasforma in un'entità inafferrabile. Si avverte proprio un senso di impossibilità a dare un senso compiuto alle cose, a mettere un punto alla fine di un pensiero. Tutto si complica e si rimane imprigionati in una ragnatela di accadimenti e interpretazioni. La realtà è avvolta da una nebbia impenetrabile, dietro la quale forse non si nasconde nulla. E' la rappresentazione del dramma dell'uomo, che no riesce a trovare un significato compiuto alla propria esistenza. Da leggere.