domenica 19 maggio 2024

Pauli e Jung

Ogni cosa è collegata - Gabriella Greison

Un libro davvero interessante, una storia che non conoscevo. Non è un libro per addetti ai lavori, può essere letto da chiunque, e indaga il lato personale dei protagonisti. E i protagonisti solo due tra i più famosi scienziati e studiosi del secolo scorso: il fisico Pauli, uno dei padri della fisica quantistica, e Jung, celeberrimo psichiatra e psicoterapeuta. I due sono stati in contatto per anni e mentre Jung psicanalizzava Pauli, lui cercava di spiegargli le sue scoperte nell'ambito della fisica teorica. Nella lettura un po' di impegno è richiesto, si parla pur sempre di fisica e capire, anche se in modo superficiale, i concetti che sono esposti aiuta a godere a pieno il libro, però, come dicevo, la Greison si è concentrata sui personaggi, il loro genio e le loro stranezze. Tutto ciò genera ammirazione ma al contempo ci fa capire che questi uomini sono come tutti noi, con le loro domande e le loro debolezze. Più di ogni altra cosa di questo libro mi resta la sensazione di unione e comunione tra le varie discipline della scienza e della psicologia. In fondo tutti si chiedono le stesse cose, tutti cercano di dare un senso alla vita e alla nostra esperienza del mondo, della realtà. C'è chi cerca una spiegazione nella mente umana e nelle sue potenzialità, nei sogni e nei significati che volgiamo attribuirvi, e c'è chi la cerca nella materia e nel mondo dell'infinitamente piccolo, nei mattoncini che compongono ogni cosa e nelle leggi che governano il comportamento di questi mattoncini. La fisica quantistica ha un fascino incredibile e le sue leggi, in gran parte dimostrate, generano paradossi di difficile comprensione per noi comuni mortali. Leggere queste cose ci lascia una sensazione di indeterminatezza e di impossibilità di fissare una logica uguale per tutto e per tutti. Il mondo può essere ogni cosa fino a che non lo osserviamo. E osservandolo alteriamo il suo stato, trasformiamo onde in particelle, decidiamo se una cosa è bianca o nera, se è viva o morta... 
La Greison è brava, il libro non stanca, si legge con piacere e ci regala tanti spunti per pensare a cose importanti, alle sole cose importanti. La fisica teorica è la filosofia del nostro tempo. Buttatevi in questi libri, ne vale la pena. Due cose tatuate addosso dopo la lettura: 137 e luce.

"Se non mi osserva nessuno, devo osservarmi da solo, altrimenti sono solo una tavolozza di esistenze… Insomma qualcuno deve continuamente osservare o pensare al mondo che ci circonda, o ascoltare qualcuno che pensa e osserva il mondo che ci circonda. Ci deve sempre essere una sentinella: per questo non dormo, e parlo con tutti nei pub, con gli avventori, con i barman, con le prostitute, così io non scompaio, neanche la notte." (Pauli)

"Ma io voglio essere tutt’e due le cose: vivo e morto allo stesso tempo. È qui che voglio vivere io, sul crinale. Lungo la linea sottile che divide la fisica classica dalla fisica quantistica. È solo su questo crinale che posso essere libero, e potrò capire il vero senso della vita." (Pauli)

"La realtà non è indipendente dall'osservazione. L'osservatore non è un elemento distaccato del sistema. La fisica quantistica ci insegna altro. Ci dice che non si può pensare che il mondo intorno a noi esista a prescindere da noi: l'osservatore cosciente, o una psiche che lo osserva, cambia la realtà. Quindi il concetto di mondo come oggettivamente esistente è incorretto. Ma io posso diventare l'oggetto osservato. E allora cambia tutto."

"La cosa terribile non è la morte, ma lo spreco di tempo senza pensare che la gente comune decide di trascorrere fino alla morte."



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