martedì 20 gennaio 2015

Dischi

Un disco comprato un po' per caso, inserto dell'interessante XL di repubblica, rivista che, in quanto interessante, ha naturalmente dovuto chiudere i battenti e continuare la sua vita solo sul web. Un disco bellissimo, ancor di più se leggete Dylan Dog o vi piacciono le atmosfere misteriose, un po' lugubri, i racconti (anche di vita) senza lieto fine. I Secondamarea sono un duo, voce femminile accompagnata da chitarra o tastiere. I testi di Sclavi sono molto veri, evocativi, intrisi di quella tristezza di chi non può capire il mondo, il tempo, la bassezza umana, il diverso. Bellissime ballate, alcune che stupiscono e ti si incollano addosso subito, come "Sfera" o l'inquietante primo pezzo del disco con la sua atmosfera liquida, cupa e poche parole:
"Nella notte fredda e scura, chi ha paura, chi ha paura?
Ha paura il mio bambino di incontrare l'assassino.
Ha paura l'assassino di incontrare il suo destino."

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