mercoledì 17 luglio 2024

Perturbamento

Perturbamento-Bernhard Thomas

Un medico è solito compiere lunghi viaggi in piccoli paesi e villaggi per visitare i suoi pazienti. Intraprende uno di questi viaggi col figlio, voce narrante del libro, nel tentativo di recuperare una situazione famigliare difficile. Il viaggio del medico col figlio, svela ciò che non vogliamo vedere: la malattia, la sofferenza, la vicinanza della morte. Sono le sensazioni e le paure che vogliamo accantonare, che stanno nascoste dietro l'angolo, in attesa che svoltiamo. Si prova una sensazione di schiacciamento, di ineluttabilità delle cose, una specie di presa di coscienza del dolore, come se il mondo, nonostante la sua apparenza, sia un luogo marcio, pieno di sofferenza. Un po' come le inquadrature di Lynch, che ci mostra un bel prato verde, fiorito, ma quando stringe l'inquadratura e la telecamera scende fin sotto il manto erboso, vediamo un pezzo di corpo umano, in putrefazione. Sotto il velo dell'apparenza ci sono il dolore, la violenza, la malattia, il putridume, la fine. L'uomo fugge da queste esperienze, ma ne è in qualche modo attratto, quasi che il contatto con la sofferenza ci regali la capacità di vivere emozioni più vere, ci faccia assaporare la vita con maggiore intensità. La visita al castello del principe sarà l'apice del "perturbamento". Egli cerca di domare il caos che regna nel suo cervello, senza successo. Cerca un significato alle cose che accadono, all'accadere della vita stessa. Disserta su natura e letteratura, arte e filosofia, di fatto incapace di sfuggire al suo immenso castello, fatto di mura reali ma anche psicologiche. Il pensare a fondo alla triste e inaccettabile condizione umana lo rende pazzo. Bernhard ci ammonisce: pensare a fondo, intensamente, cercare risposte, non può che condurci alla pazzia.
Così come accade nella vita del medico, anche nel lungo monologo del principe, si percepisce la centralità del rapporto padre-figlio e l'angoscia di fronte alla scoperta che i figli non sono un proseguimento dei padri: sono persone diverse, che abitano una realtà diversa, disconnessi dalla nostra visione del mondo e disposti a distruggere tutto ciò che i padri hanno creato nella loro illusione di poter tramandare la loro esperienza su questa terra. Tutto è destinato alla fine: la tenuta e il castello, dal passato glorioso, saranno smembrati, venduti e abbandonati. Non c'è futuro per nulla, né per le cose, né per gli uomini. E pare che la morte sia l'unica condizione capace di rendere le persone capite e amate.
Un libro molto bello, con una scrittura ipnotica, che meriterebbe una rilettura. 

"Quello che c'è di essenziale in una persona viene alla luce soltanto quando dobbiamo considerarla perduta per noi, nel momento in cui, ormai, questa persona può soltanto dirci addio. Ad un tratto, in tutto ciò che che in esse è ormai soltanto preparazione alla morte definitiva, questa persona può essere riconosciuta nella sua verità."

"È la povertà che fa gli uomini uguali, tutto, anche la più grande ricchezza diventa povertà in mano agli uomini. Negli uomini la povertà nel corpo come quella nello spirito è sempre, al tempo stesso, una povertà corporea e spirituale, il che, necessariamente, li rende ammalati e pazzi."

"In effetti il mondo è un palcoscenico sperimentale si cui si prova in continuazione. Dovunque guardiamo, vi è un continuo imparare a parlare, a camminare, a pensare, a recitare a memoria, a ingannare, a morire, a essere morti, tutto il nostro tempo se ne va in questo."

"...la vita è una scuola, nella quale si insegna la morte."

"Ci possiamo divertire come ci pare, ma quello che ci interessa è sempre e soltanto la morte."




lunedì 1 luglio 2024

Dancing after hours

Ballando a notte fonda - Andre Dubus

Il mio primo contatto con Dubus è questa raccolta di racconti. Storie di persone alla ricerca di riscatto dall'amore perduto. Oppure alla ricerca di vendetta, di consolazione, di qualcosa in grado di colmare il vuoto lasciato da una storia che finisce. Storie ambientate nella provincia americana, ordinarie disperazioni che si consumano tra le pieghe della quotidianità. Uomini condannati a soccombere ai propri istinti, donne alle prese con ruoli imposti e voglia di riscatto. Tutti in cerca dell'amore, del matrimonio perfetto, salvo poi accorgersi che non è quello che vogliono. Quello che cerchiamo è ciò che non possediamo, in un continuo stimolo verso la ricerca di qualcosa di diverso, qualcosa che distolga i nostri pensieri dal monotono tamburellare della quotidianità. Racconti ben scritti, a volte brevissimi, molto intimi, coinvolgenti. Edizione Mattioli 1885 molto bella, anche al tatto e alla vista.