domenica 21 aprile 2024

Gli Iperborei

Gli Iperborei - Pietro Castellitto

Le disavventure di un gruppo di giovani ricchi, figli di imprenditori e politici della Roma bene, tra viaggi, feste e abusi. Tanti soldi in tasca e una vita leggera, quasi a sorvolare il mondo e le sue costrizioni, questi ragazzi sono votati più all'ostentazione del lusso che non a un fine. Tra auto sportive, barche, coca e calici di champagne si consumano le esistenze di questi giovani adulti, che con il loro cinico distacco riescono a vedere tutto con il potere che solo la noia può donare. All'inizio del romanzo Castellitto ci chiarisce chi erano gli Iperborei, con una citazione di Plinio il Vecchio:
"Qui trascorrono lunga vita quelli che furono chiamati Iperborei, popolo felice, celebrato per favolosi miracoli. Essi hanno per casa boschi e foreste, la discordia e ogni malattia sono loro sconosciute. Stanchi della vita, gli Iperborei si uccidono gettandosi in mare da una rupe: lietissimo è questo genere di sepoltura."
E' chiaro il riferimento ai personaggi del libro, pervasi dalla noia, annebbiati dal potere e stanchi della vita. Alla fine solo la morte e il lutto che ne deriva sembrano dare un senso alla loro esistenza.

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