lunedì 23 novembre 2015

Liberi da cosa?

Libertà - di J.Franzen (Einaudi)
Alla fine devo dire: bello. Primo libro che leggo di Franzen. Piuttosto lungo, ma scorrevole, piacevole. Si riflette sulla libertà o sulla presunzione di libertà. Attraverso le vicende dei protagonisti conosciamo vari livelli di libertà, vari modi di intendere questo difficile concetto. La libertà non è un concetto oggettivo. Forse lo è solamente se riferito alla libertà di movimento nello spazio, nel senso di libertà "fisica". Tolto questo ci possiamo chiedere: che libertà cerchiamo? Libertà dalle regole? Libertà di pensiero? Libertà di parola? Libertà dai legami affettivi? E ancora: una volta che ci saremo liberati da una o più di queste cose, saremo liberi? Libertà è un concetto che non ci appartiene, uno stato mai sperimentato. Ogni libertà che pretendiamo, che ci prendiamo, limita quella di altre persone. Forse inseguiamo un valore egoistico. Ci liberiamo di qualcosa sacrificando qualcos'altro o limitando la libertà di qualcun altro, direttamente o indirettamente. Diceva Pessoa: "La schiavitù è la legge della vita. Certuni nascono schiavi, altri diventano schiavi, ad altri ancora la schiavitù è imposta. L'amore codardo che tutti noi proviamo per la libertà è il vero indizio del peso della nostra schiavitù."... e ancora: "La libertà è strana, nuova, non siamo capaci di accoglierla, la rifiuteremmo. Perché la schiavitù e la noia sono dentro di noi e non in quello che ci circonda."